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Cardionefrologia

RUOLO DELLA ULTRAFILTRAZIONE PERITONEALE (UFP) NEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO (SCC) REFRATTARIO: CASO CLINICO

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Razionale

Lo scompenso cardiaco è una patologia diffusa, destinata ad aumentare per l'invecchiamento della popolazione (Ronco C. – 2008) [1]. I pazienti con  SCC avanzato possono manifestare sintomi severi malgrado una terapia  massimale. Qualora siano già stati valutati rivascolarizzazione percutanea, terapia elettrica e chirurgica, sia stata esclusa la possibilità di trapianto cardiaco, siano frequenti le ospedalizzazioni per recidive di scompenso, l’ultrafiltrazione peritoneale rappresenta una valida arma terapeutica. (Bertoli SV -2005) [2] (Mehrotra R.-2006 [3]) (Basile C -2010) [4] (full text) (Sanchez JE - 2010) [5] [5] (full text)(Núñez J. - 2012)  [6] (Figura 1). Riportiamo un nostro caso clinico.

Casistica e Metodi

Donna di 78 anni, affetta da diabete mellito tipo II in terapia insulinica da 25 anni, con coronaropatia trivasale già trattata, insufficienza mitro-aortica e tricuspidale moderata, ipertensione arteriosa, classe III NYHA, frazione d'eiezione (FE)  25%, pressione polmonare (PAPs) 43 mmHg. Filtrato glomerulare (GFR) 23 mL/min/1.73 m2 (MDRD) stabile nell’ultimo anno. Diuresi media 2000cc/die a diuretico massimale (Figura 2).

Nell’ultimo anno quattro ricoveri per SCC in reparti ad alta intensità di cura, per un totale di 146/219 giorni. Necessità di brevi cicli di CVVH, di emodialisi e di toracentesi evacuative.Si posiziona catetere peritoneale e la paziente inizia uno scambio notturno con 1000 cc di icodestrina. (Figura 3 e Figura 4) Peso corporeo all’inizio dell’UFP 48 Kg, diuresi 2000cc/die, UF media 450cc/die, pressione 130/70,  furosemide 750mg/die.

Risultati

Il trattamento è stato ben tollerato, con progressivo calo ponderale da 48 a 42 Kg, mantenimento di una UF media di 500cc/die, conservazione di 1500cc/die di diuresi, stabilità del GFR, riduzione del diuretico, passaggio da una classe NYHA III a II, aumento dell’intervallo libero da ricoveri per scompenso nel periodo di osservazione (Figura 5).

Conclusioni

Nella nostra esperienza l’UFP migliora il compenso emodinamico del paziente, riducendo i giorni di ricovero per SCC e migliorando la qualità di vita (Figura 3 e Figura 6). Resta da stabilire, con studi randomizzati e controllati su ampie casistiche, a quali pazienti proporla e a che stadio di malattia cardiorenale iniziare una valutazione integrata cardio-nefrologica.

release  1
pubblicata il  14 settembre 2013 
da M. Cabibbe, A Dal Col, A. Menegotto, M. Querques, A.Montoli
(U.O. Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale; A.O. Niguarda Ca'Granda Milano)
Parole chiave: scompenso cardiaco refrattario, ultrafiltrazione peritoneale
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