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Cardionefrologia

PTRA in mononefro come terapia di remissione dello scompenso cardiaco: case report

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Razionale

La malattia nefrovascolare è causa di ipertensione arteriosa secondaria, insufficienza renale cronica. La stenosi mono o bilaterale dell’arteria renale è il “primum movens” di questo processo. Le cause sono la displasia fibromuscolare e la malattia ateromasica.

Casistica e Metodi

Una donna di 64 aa, affetta da cistocele, cardiopatia ipertensiva, insufficienza cardiaca, insufficienza renale cronica (CKD IV), rene dx grinzo, tireopatia eufunzionale, era ricoverata per edemi, manifestazioni di scompenso cardiaco e peggioramento della CKD (Creat 5,8 mg/dl), ipertensione arteriosa incontrollata. Nel sospetto di una patologia vascolare renale eseguiva Ecocolordoppler AA renali che mostrava “Sospetta nefropatia ischemica sinistra con tratto prossimale dell’a. renale sinistra esente da stenosi significative”. Modulare la terapia farmacologica permetteva un buon controllo pressorio ma si assisteva al peggioramento della CKD (Creat 7,9 mg/dl), quindi si optava per un controllo pressorio sufficiente con un miglioramento relativo della CKD (Creat/s 4,5 mg/dl).

Dimessa, tornava in ospedale per ipertensione arteriosa severa e ripetuti episodi di subedema polmonare poco responsivi al nitrato e.v. e resistenti alle altre terapie, con scarsissimo controllo pressorio nonostante una politerapia. In considerazione del quadro, considerando il rischio di AKI, si eseguiva arteriografia dell’arteria renale.

Risultati

L’angiografia, preceduta e seguita da un trattamento emodepurativo, mostrava stenosi ostiale dell’arteria renale sinistra, che veniva trattata con PTRA+stenting con ottimo successo emodinamico.

L’esito è stato un rapido successo: buon controllo pressorio, riduzione dei farmaci antipertensivi, miglioramento della CKD (Creat/s 1,6 mg/dl) e la scomparsa degli episodi di scompenso cardiaco.

Nel follow-up di 58 mesi le manifestazioni di scompenso cardiaco sono scomparse, è stata azzerata l'ospedalizzazione, il controllo pressorio è stato buono, la funzione renale invariata.

Conclusioni

Questo caso dimostra che la risoluzione della severa stenosi dell'arteria renale, caratterizzata da manifestazioni ipertensive e di scompenso cardiaco, con PTRA determina un miglioramento clinico con riduzione della ospedalizzazione per scompenso e stabilità della funzione renale nel tempo.

release  1
pubblicata il  14 settembre 2013 
da Ferrara Domenico, Visconti Luca, Visconti Giuseppe
(U.O.C. di Nefrologia e Dialisi, A.O. Ospedali Riuniti "Villa Sofia-Cervello", Palermo)
Parole chiave: scompenso cardiaco cronico, sindrome cardio-renale
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