L’anemia è una complicanza clinica frequente nella malattia renale cronica (CKD) e presenta un’eziologia multifattoriale. Infatti, accanto al deficit di sintesi renale di eritropoietina, sono presenti altre condizioni che favoriscono la comparsa dell’anemia. Studi recenti suggeriscono un effetto del deficit di Vitamina D come fattore fisiopatologico addizionale. Il nostro studio ha lo scopo di determinare se il paracalcitolo orale, un attivatore selettivo dei recettori della vitamina D utilizzato per il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario, induca un miglioramento dell’anemia secondaria a CKD, indipendentemente dall’effetto sull’PTH.
Abbiamo arruolato 34 pazienti affetti da CKD stadi 3-5 non in dialisi (eGFR≤60 ml/min/1.73 m2) e da anemia (Hb 10-12,5 g/dl). Pazienti con deficit di ferro (ferritina < 100 ng/ml; saturazione della transferrina < 20%), severo iperparatiroidismo (PTH > 300 pg/ml) ed infiammazione (proteina C-reattiva>1mg/dL) sono stati esclusi. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere paracalcitolo (CASI) o vitamina D nativa/calcitriolo (CONTROLLI) per 6 mesi. L'end point era la differenza nei livelli di Hb nei 2 gruppi dopo 6 mesi di trattamento (T6) tra loro e rispetto al basale (T0).
I pazienti del gruppo dei casi (n=17) hanno mostrato un significativo incremento dei livelli di Hb dopo 6 mesi di terapia (12,02 g/dL vs 12,96 g/dL, rispettivamente a T0 e T6, p=0,03). Nel gruppo controllo (n=17), l’ Hb si è progressivamente ridotta (12,03 g/dL vs 11,31 g/dL a T0 e T6, p=0,01). Inoltre, dopo soli 2 mesi la differenza nei livelli di Hb tra i 2 gruppi era significativa (Hb12,43 g/dL vs 11,75 g/dL rispettivamente nei casi e controlli, p=0,012), e rimaneva stabile fino alla fine dello studio (12,96 g/dL vs 11,31 g/dL a T6, p=0,015).
Il paracalcitolo orale potrebbe migliorare l’anemia nei pazienti affetti da CKD. L’incremento dei livelli di Hb è verosimilmente indipendente dalla correzione dell’iperparatiroidismo, ed è dovuto ad una stimolazione diretta dei precursori eritroidi.