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Dialisi Peritoneale

Chiloperitoneo e calcio-antagonista la storia si rinnova in CAPD

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Razionale

Casistica e Metodi

Presentiamo il caso di una donna di 62 anni affetta da reni policistici in dialisi peritoneale dal 14 febbraio 2013 quando iniziò il training per CAPD.  Una settimana prima per ottimizzazione del controllo della pressione arteriosa veniva inserita la terapia con manidipina 20 mg.

La paziente esegue il training presso la nostra struttura con successo sotto la sorveglianza dell’infermiere dedicato. Viene avviata a domicilio in data 21/2/2013 per continuare il trattamento con CAPD (Trio Fresenius) in maniera autonoma.

In data 25/2/2012 , 4 giorni dopo,  la paziente del tutto asintomatica,  si presenta presso il nostro ambulatorio per la presenza di liquido peritoneale con aspetto biancastro lattescente. Il  Cytur test risulta ripetutamente  negativo ,sono presenti 110 elementi nucleati/ microlitro, le colture sono negative . Elevata è la presenza dei trigliceridi pari a 137 mg/dL.

Da una analisi della letteratura ritroviamo la presenza di chiloperitoneo associata a lecarnidipina , manidipina e in alcuni casi alla nifedipina segnalati già nel 1993.

Viene sospesa la manidipina e la paziente viene rinviata al controllo 24 ore dopo. L’indomani il liquido peritoneale si presentava già limpido e chiaro senza segni  di chilo peritoneo né di flogosi.

Risultati

Conclusioni

F. Bianco, M.L. Bonincontro, P. Arbo, M. Buttazzoni, L. Celik, V. Di Maso, M. Carraro, U. Gerini, S. Leonardi, S. Vianello, G. Boscutti
(S. C. Nefrologia e Dialisi, Azienda ospedaliera universitaria " Ospedali Riuniti" Trieste)
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