Il mantenimento della funzione renale residua (FRR) è uno degli obiettivi principali nei pazienti (pz) in dialisi peritoneale (DP). In questo studio abbiamo analizzato l’andamento della FRR durante i primi 6 mesi di DP
I dati di FRR al tempo 0, dopo 3 e 6 mesi dall’inizio della DP sono stati raccolti retrospettivamente, nei pz incidenti tra il 2009 ed il 2012. Dopo un mese dal posizionamento del catetere peritoneale, è stata iniziata CAPD con 4 scambi/die. La prescrizione è stata successivamente modificata da CAPD ad APD, sulla base del PET e delle preferenze del pz. .
La FRR è stata considerata equivalente al filtrato glomerulare (FG) residuo il quale è stato stimato calcolando la media aritmetica della clearence dell’urea e della creatinina sulla diuresi delle 24h.
È stata considerata clinicamente rilevante una variazione del 20% se il FG basale era > di 5 ml/min e di almeno 1 ml/min in presenza di un FG basale < 5 ml/min.
Nei 37 pz analizzati il FG medio basale, a 3 ed a 6 mesi era di 6.7 ± 2.7, 6.8 ± 3.5 e 7.27 ± 4.2 ml/min rispettivamente (p=ns). Nei primi 3 mesi, 9 pz (25.7%) mostravano un incremento della FRR, mentre 14 (40%) e 12 (34.3%) avevano una FRR stabile e ridotta rispettivamente. 8 dei 9 pz che dopo 3 mesi mostravano una FRR aumentata, a 6 mesi conservavano i valori di FG raggiunti a 3 mesi. All’analisi univariata, i pz con FRR aumentata a 3 mesi avevano un FG basale significativamente più basso rispetto ai pz stabili o con FRR ridotta (5.16 ± 2.78 vs 7.28 ± 2.49 ml/min).
Piccoli incrementi della FRR nei pz in DP, verosimilmente di tipo funzionale, possono contribuire al raggiungimento dei target terapeutici ed al miglioramento degli outcomes a breve e lungo termine.