La peritonite è una delle cause più importanti di mortalità e di fallimento della metodica dialitica nei pazienti in dialisi peritoneale. La presenza di caregiver è stata valutata da alcuni studi come possibile fattore di rischio nello sviluppo di peritonite. Al momento solo un piccolo studio asiatico ha valutato il possibile ruolo del caregiver sull’outcome della peritonite. Il nostro studio vuole valutare il possibile effetto del caregiver sull’outcome delle peritoniti in un popolazione italiana di pazienti in dialisi peritoneale.
Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo e multicentrico, caso-controllo fra i pazienti con caregiver convivente ed i pazienti autosufficienti. Abbiamo valutato le condizioni basali dei pazienti prima della peritonite come l’adeguatezza dialitica, le comorbità, la funzione renale residua, BMI, albumina, emoglobina. Inoltre, per ridurre l’effetto dell’età sull’outcome abbiamo stratificato la nostra popolazione per età: < 75 anni e > 75 anni. Abbiamo valutato i seguenti outcome: la durata della terapia antibiotica, la guarigione, la rimozione del catetere peritoneale, l’insorgenza di peritonite fungina e la mortalità.
In 42 mesi di osservazione abbiamo avuto 217 episodi di peritonite. 87 episodi (40.1%) si sono verificati nel gruppo con caregiver. Nei pazienti con età inferiore a 75 anni, abbiamo riscontrato fra i due gruppi delle differenze statisticamente significative per i seguenti fattori: diabete (p<0.001), emoglobina (p=0.042) e adeguatezza dialitica (p=0.021). Nei pazienti con età >75 anni non abbiamo riscontrato differenze significative nelle condizioni di base fra il gruppo con caregiver ed il gruppo autosufficiente.
Non abbiamo apprezzato differenze significative per gli outcome esaminati nei pazienti con età < a 75 anni, mentre nei pazienti con età > a 75 anni abbiamo osservato una riduzione significativa della rimozione del catetere peritoneale (p=0.017) ed una durata di terapia antibiotica significativamente più breve nel gruppo con caregiver.
La presenza di caregiver nei pazienti ultrasettantacinquenni sembra migliorare l’outcome delle peritoniti.
