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Accessi vascolari

La Tecnica Ecoscopica per l’impianto dei cateteri venosi centrali in caso di anomalie vascolari:

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Razionale

La necessità di impiantare  un  “CVC - long term”, in emodializzata con esaurimento del patrimonio vascolare degli arti superiori, ha portato alla ns osservazione  una pz di 32 anni di età in “HD” da  156 mesi, invalida 100% non deambulante per ipotrofia arti inferiori con labiopalatoschisi corretta chirurgicamente, allergia al mdc, cui con difficoltà era stato posizionato con tecnica “blind” un Catetere Venoso Centrale temporaneo in femorale dx.

Casistica e Metodi

Il ns controllo in “scopia   senza mdc”,  evidenziò una mancata progressione in cava ascendente del “guidewire”, che introdotto tramite il CVC femorale già posizionato,  rientrava a U rovesciata  in Iliaca sn.

Dopo studio  angiografico, previa  desensibilizzazione, una doppia anomalia venosa, “toracica”  con obliterazione della giugulare dx da pregresso Cateterismo e contemporanea presenza di Vena Cardinale o Vena cava Sn   con “ostium” in atrio dx,  “addominale” con Vena Cava Ascendente normale nel tratto soprarenale ed epatico, ma con percorso lateralizzato a sn nel tratto sottorenale >iliaco per presenza di vena supracardinale anastomizzantesi alla confluenza iliaca con decisa “curva e controcurva”ed  anello circumaortico intermedio nel tratto renale per biforcazione superiore, impediva l’impianto di CVC tunnellizzato “long term” in femorale, via solo apparentemente più semplice, consigliando l’impianto in Vena Cava di Sn con tecnica ecoscopica.

Risultati

Tale tecnica, caratterizzata da venipuntura ecografica della giugulare con controllo del device nel suo percorso intratoracico fino all’atrio dx in tutte le fasi di impianto, nonostante le anomalie descritte,   ha permesso il corretto impianto di un “Palindrome HSI – Covidien 14,5Fr” con punta in atrio, azzerandone tutti i rischi.

Conclusioni

Il posizionamento “blind” del CVC anche solo  femorale, alla luce di quanto esposto,  ha continuato a mostrare il suo altissimo livello di rischio viceversa inesistente in Tecnica Ecoscopica che verificando tutte le fasi di impianto ha portato alla felice conclusione un intervento che avrebbe potuta avere pesanti risvolti medicolegali.

Biagio Ricciardi1, Ilario Carella2, Carella GS.4, Domenico Puzzolo3, Antonio Micali3
(1) U.O.C. di Nefrologia e Dialisi P.O. Fogliani Milazzo- Asp Messina - Messina 2) U.O.C.. di Radiologia P.O. Barone Romeo Patti – Asp Messina - Messina 3) Dipartimento di Scienze Biomediche e Imaging morfofunzionale- Università di Messina Messina Italy 4) Chirurgia Vascolare Humanitas Research Hospital Rozzano (Mi))
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