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Accessi vascolari

Lock-therapy con gentamicina in un caso di exit-site-infection recidivanti: efficacia versus resistenza

Razionale

La lock therapy (LT) viene utilizzata nella prevenzione e nel trattamento delle batteriemie a partenza dai cateteri venosi centrali (CVC) per emodialisi. Un suo impiego sistematico tuttavia può aumentare le resistenze antibiotiche. Razionale ed efficacia della LT nelle ESI (Exit-Site-Infection) restano incerti. Descriviamo un caso di  ESI purulente recidivanti da Staphilococcus epidermidis, trattato efficacemente con LT con gentamicina in un emodializzato portatore di CVC permanente.

Casistica e Metodi

Uomo di 74 anni, noto per ESRD criptogenetica dal 2000, portatore di CVC tunnellizzato in vena giugulare interna destra dal 2009, avendo esaurito altre possibilità di accesso vascolare. Il CVC viene chiuso di routine con citrato 3,8% 2,2 ml per lume. Dati estratti dal record sanitario e dalle schede infermieristiche di monitoraggio dei CVC.

Risultati

Dopo 56 giorni dal posizionamento del CVC, primo riscontro di ESI da S. epidermidis resistente alla mupirocina, trattata con terapia topica mirata (gentamicina). Seguono 8 recidive (stesso germe e antibiogramma) in 17 mesi, trattate con gentamicina topica, in due episodi associata a terapia sistemica mirata (vancomicina e cefazolina). Terminata la terapia dell’ultimo episodio,  avviata cronicamente LT con gentamicina (8 mg/0,2 ml) e citrato (2 ml). I successivi 40 mesi sono caratterizzati da una riduzione clinicamente significativa dell’incidenza di ESI purulente (nessuna recidiva da S. epidermidis, 1 ESI da Finegoldia magna a 13 mesi  e 1 ESI da S.aureus a 25 mesi) entrambe trattate con terapia sistemica mirata (cefazolina ev) con beneficio. A 41 mesi dall’inizio della LT comparsa di ESI da S. epidermidis resistente alla gentamicina: pertanto sospesa LT e praticata terapia mirata con ciprofloxacina per os con beneficio.

Conclusioni

In questo caso la LTcon gentamicina si è accompagnata ad una importante riduzione dell'incidenza globale di ESI, limitando la necessità di antibioticoterapie sistemiche e di sostituzione del CVC per oltre 3 anni, a fronte dell'insorgenza di resistenza ad un singolo antibiotico.

 

Pisano L, Galassi A, Colzani S, Santorelli G, Auricchio S, Giovenzana ME, Scanziani R
(U.O. Nefrologia e Dialisi. Presidio Ospedaliero di Desio. A.O. Desio e Vimercate)
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