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Accessi vascolari

STUCK CATHETER: 29 CASI DI CATETERE INCARCERATO

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Razionale

L’evenienza di un tCVC incarcerato che non può essere rimosso con tecniche standard a causa della presenza di aderenze in sede endovascolare, è rara in dialisi, ma l’aumentato ricorso a questo tipo di accesso vascolare può esporre maggiormente a questa complicanza. 

Casistica e Metodi

Riportiamo i risultati di una survey con cui 15 centri dialisi hanno inviato segnalazioni di stuck catheter in 29 pazienti (14M/15F) età media 65,6±13 anni (32-84), che costituiscono la casistica più ampia in letteratura. La permanenza mediana in sede del CVC era di 37 mesi (4- 150).  

Le indicazioni alla rimozione: 10 malfunzionamento, 10 infezione, 5 rottura, 4 fine uso. La sede: giugulare dx 16, sx 12 e femorale dx 1. Nove pazienti avevano avuto precedenti CVC nello stesso vaso e in 16 segnalata una pregressa infezione. La tipologia di tCVC era costituita da 24 dual cath, 4 bilume, 1 split. Il materiale in silicone in 8 casi e poliuretano-carbothane nei restanti 21.

Risultati

In 4 pazienti il CVC è stato sepolto senza ulteriore tentativo di rimozione; in 8 pazienti il successivo tentativo con differenti tecniche non ha avuto successo; in 1 caso si è verificato un decesso in esiti di sternotomia.Nei restanti 17 il CVC incarcerato è stato infine rimosso per mezzo delle seguenti procedure: 9 PTA, 3 snare/wire, 1 sheat dilator, 3 cut down chirurgico, 1 sternotomia. La tecnica della PTA (endoluminal ballon angioplasty) ha evidenziato un elevato tasso di successo (90%) e assenza di complicanze, rispetto all’approccio chirurgico (38%). 

Conclusioni

Affrontare il problema di CVC incarcerato richiede corrette conoscenze su questa complicanza. La PTA endoluminale, è la prima opzione di trattamento e non è più accettabile l’internalizzazione del CVC senza tentativo di rimozione endovascolare. E’ fondamentale l’invio del paziente in centri di riferimento senza precludere, con strategie scorrette, la successiva possibilità che la radiologia interventistica può offrire.

G. Forneris*, D. Savio**, P. Quaretti^, I. Fiorina^, M. Pozzato*, L. Cecere*, D. Roccatello*
(SCUD Nefrologia e Dialisi, Ospedale San Giovanni Bosco, Torino* SOS Radiologia Interventistica, Ospedale San Giovanni Bosco, Torino** Radiologia Interventistica, Fondazione Maugeri, Pavia^)
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