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Accessi vascolari

IMPIEGO DEL PRESIDIO TEGADERM CHG CON GEL DI CLOREXIDINA GLUCONATO PER LA MEDICAZIONE DELL’EXIT SITE DEI CVC TUNNELLIZZATI PER EMODIALISI

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INTRODUZIONE

Dal 2010 presso il nostro Centro Dialisi (Città della Salute e della Scienza di Torino) le infezioni correlate ai CVC tunnellizzati (CVCt) nei pazienti ambulatoriali sono costantemente monitorate con analisi semestrale del Registro delle Infezioni.

Per migliorare la gestione dei CVCt, sono state messe in atto negli anni numerose precauzioni tra cui una corretta educazione del personale sanitario e l'utilizzo di medicazioni dell'exit cutaneo con Tegaderm CHG con gel di clorexidina gluconato. 

3MTegaderm CHG è una medicazione trasparente che integra la potente attività antimicrobica (ad ampio spettro) della clorexidina gluconato (CHG) con le buone performances delle medicazioni Tegaderm. Il gel con attività antimicrobica si attiva a contatto con la cute senza necessità di inumidirlo. Tale medicazione va sostitutita ogni 7-10 giorni.

CASISTICA E METODI

A fronte di un incremento dei tassi di infezione osservati nei due semestri dal 1/5/2012 al 30/4/2013, dal 1/5/2013 è stato impiegato sistematicamente per tutti CVCt del nostro Centro il presidio Tegaderm CHG, pellicola adesiva trasparente con tampone di gel contenente clorexidina gluconato. Tale azione è stata preceduta da una riunione informativa con il personale infermieristico della sala di emodialisi. Precedentemente si eseguiva settimanalmente la medicazione dell'exit con clorexidina in soluzione e l'applicazione di pellicola trasparente Tegaderm non medicata. Al termine del semeste (31/10/13) sono stati valutati i tassi di infezione CVC correlati, distinguendo tra CRBSI (Catheter Related Bloodstream Infection) e infezione limitata all'exit site. 

RISULTATI

I tassi di infezione nei semestri analizzati sono riportati in figura 1.
Complessivamente sono stati osservati 19944 giorni/catetere.

CONCLUSIONI

All'impiego della medicazione Tegaderm CHG nel semeste 1/05/2013 - 31/10/2013 non è corrisposto alcun beneficio sul tasso di CRBSI rispetto ai 2 semestri precedenti, mentre si è osservata una riduzione, anche se non statisticamente significativa dei tassi di infezione non CRBSI. Tuttavia questi ultimi non sono migliorati rispetto ai valori già registrati in passato, quando Tegaderm CHG non veniva utilizzato. Questo dato potrebbe indicare un effetto positivo correlato alla sensibilizzazione del personale infermieristico ed alla maggior attenzione operativa indotta dall’impiego di un nuovo presidio. Alla luce di tale riscontro è stato deciso di abbandonare Tegaderm CHG, di effettuare una nuova riunione di sensibilizzazione del personale infermieristico e di ripetere l’analisi dei tassi di infezione dopo 6 mesi.

release  1
pubblicata il  25 settembre 2014 
da G. Leonardi, MC. Di Vico, F. Pagani, M. Ferraresi, A. Linsalata, C. Dolla, I. Merlo, F. Fop, C. Guarena, V. Cantaluppi, L. Biancone
(S.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianto U., Dipartimento di Scienze Mediche, AOU Città della Salute e della Scienza e Università di Torino, Torino )
Parole chiave: accessi vascolari, cvc, emodialisi, infezione
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