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Metabolismo calcio fosforo/nefrolitiasi

PARATORMONE ED EMOGLOBINA NELLE FASI PRECOCI DELLA MALATTIA RENALE CRONICA

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Razionale

Il paratormone (PTH) è stato da lungo tempo associato all’anemia nei pazienti in dialisi con iperparatiroidismo severo. Nessuno studio ha finora valutato se è presente una associazione tra PTH ed emoglobina in pazienti nelle fasi non avanzate della insufficienza renale (CKD) quando i valori del PTH non sono particolarmente alterati.

In questo studio retrospettivo è stata valutata una eventuale associazione tra PTH ed Emoglobina in fasi non avanzate di CKD. 

Soggetti e Metodi

979 pazienti con CKD sono stati valutati. Livelli di emoglobina presi in considerazione quali cut-off per la definizione di anemia erano: <12.0 gr/dL, <11.0 gr/dL, <10.0 gr/dL. Variabili di aggiustamento per l’analisi statistica (SPSS versione 19) erano: sesso, età, diabete, GFR (clearance della creatinine misurata), emoglobina,  calcemia, fosforemia, PCR, fibrinogeno, sideremia, transferrina, colesterolo, trigliceridi, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo. Analisi dei dati era effettuata nella corte intera, nei soli pazienti diabetici e nei soli pazienti con GFR<60 ml/min

Risultati

Associazione negativa (p=0.001) era osservata  tra PTH ed emoglobina sia nell’intera coorte sia nei pazienti diabetici e con GFR<60 ml/min. PTH risultava essere l’unica variabile predittrice di ridotta emoglobina nell’intera corte (Std. beta= -0.41; p=0.005), nei pazienti diabetici  (Std. beta= -0.91; p=0.03) e nei pazienti con GFR ≤ 60 ml/min (Std. beta= -0.46; p=0.01). Per ogni incremento di quartile di PTH la percentuale di pazienti anemici aumentava ed il rischio di riscontrare emoglobina  <10.0 mg/dL  risultava essere raddoppiato (H.R.=2.79; 95% C.I.= 2.00-3.88; p=0.001). 

Conclusioni

Questo studio mostra per la prima volta che esiste una associazione inversa tra  PTH ed emoglobina negli stadi precoci della CKD. Livelli di PTH non criticamente elevati raddoppiano il rischio di avere livelli di emoglobina <10.0 mg/dL. Questi dati possono avere rilevanza nella pratica clinica nella diagnosi e terapia dell’anemia in pazienti con CKD. 

Russo D(1), Morrone L(2), Di Iorio BR(3), Di Lullo L(5), De Gregorio MG(1), Errichiello C(1), Russo L(1), Locatelli F(4)
((1)Nefrologia “FEDERICO II”, Napoli; (2)Nefrologia Ospedale “G. RUMMO”, Benevento; (3)Nefrologia Ospedale “A. LANDOLFI”, Solofra, Avellino; (4)Nefrologia Ospedale Alessandro Manzoni, Lecco; (5)Nefrologia Ospedale L. Parodi - Delfino – Colleferro)
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