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Metabolismo calcio fosforo/nefrolitiasi

DENOSUMAB, UNA TERAPIA INNOVATIVA NELLA OSTEODISTROFIA UREMICA

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INTRODUZIONE

L’osteodistrofia uremica è una malattia scheletrica sistemica molto frequente ed invalidante nei pazienti in trattamento dialitico. I farmaci finora utilizzabili erano limitati a pazienti con filtrato glomerulare non inferiore a 30 ml/min. Il Denosumab è un nuovo anticorpo monoclonale che interferisce con l’attività degli osteoclasti riducendo il riassorbimento osseo. Non è eliminato per via renale, quindi non richiede adeguamenti posologici  nei pazienti con insufficienza renale 4-5 stadio K-DOQI ed in emodialisi. In letteratura non sono riportati studi controllati sull’utilizzo del farmaco nei pazienti emodializzati con grave osteoporosi. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare l’efficacia e gli effetti collaterali del farmaco nel primo anno di terapia.

METODI

È stato somministrato denosumab (D) 60 mg s.c.1 fl ogni 6 mesi a 12 pazienti (11 donne, 1 uomo) in emodialisi, età > 50 anni affetti da osteoporosi grave valutata all’ultrasonografia falangea (T-SCORE -5.25 ± 1.57, BTT 0.54 ± 0.43 µs, UBPI 0.11 ± 0.09) ed agli esami ematici (PTH 648.9 ± 659 pg/ml, Ostase 33.5 ± 28.7 mcg/L, Beta-crosslaps 2461.5 ± 1253.6 pg/ml, Ferritinemia 497.5 ± 304 ng/ml). Solo 3 pazienti hanno eseguito la seconda somministrazione del farmaco.

RISULTATI

La valutazione ultrasonografica ha mostrato miglioramento medio a 3 mesi e ad 1 anno dall’inizio della terapia con D dei livelli di T-score (rispettivamente 9.7% e 23%), di BTT (26.8% e 62.3%) e UBPI (35.1% e 38%). I marker di turnover osseo hanno mostrato riduzione dei beta-crosslaps (-53%) e aumento dell’ostase (+16.25%).A 9 mesi abbiamo osservando una riduzione del 28% della fosforemia. Secondo le recentissime esperienze in vivo e in vitro sull’effetto antinfiammatorio del D abbiamo osservato una riduzione a 3 mesi della ferritinenia del 10%. Nella metà dei nostri pazienti si è verificata riduzione della calcemia (fino 5.5 mg/dl), asintomatica, che ha necessitato terapia medica. 2 dei 12 pazienti assumenvano contemporaneamente Cinacalcet, ma non hanno manifestato ipocalcemia.

CONCLUSIONI

Nella nostra esperienza D è un farmaco valido nel trattamento dell’osteoporosi nelle pazienti in dialisi, in cui non è richiesto adeguamento posologico. I buoni risultati ultrasonografici e laboratoristici consigliano di proseguire il trattamento. L’ipocalcemia è l’unico effetto collaterale importante da monitorare attentamente e correggere con terapia medica. L’associazione del D e Cinacalcet non ha mostrato effetto sommatorio nel determinare ipocalcemia.

release  1
pubblicata il  28 settembre 2014 
da M.Tayefeh Jafari¹, F. Festuccia¹, S. Amendola², I. Miglia¹, S. Barberi¹, C. Fofi¹, G. Punzo¹, P. Menè¹
(¹Azienda Ospedaliera S.Andrea , “Sapienza” Università di Roma, U.O.C. Nefrologia; ²Ospedale Israelitico, Roma)
Parole chiave: dialisi, osteodistrofia
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