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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

Effetto antiproteinurico in un diverso schema di terapia con ACTH: risultati di uno studiop pilota monocentrico.

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Razionale

L’effetto antiproteinurico dell’ACTH è stato dimostrato nella glomerulonefrite membranosa (Ponticelli et al, 2006). La dose abituale è di 1 mg due volte/settimana per 6 mesi. Gli effetti collaterali più importanti riportati in letteratura sono l’ipopotassiemia e la ritenzione idrica.

Scopo dello studio è stato valutare l’efficacia e la sicurezza di un diverso schema posologico: ACTH 1 mg i.m./settimana per 12 mesi, al fine di limitare gli effetti collaterali.

Casistica e Metodi

Sono stati inclusi 19 pazienti adulti (13 M e 6 F) con proteinuria nefrosica e filtrato glomerulare (MDRD) > 30 ml/min* 1.73 mq s.c. E’ stato somministrato ACTH sintetico alla dose di 1 mg/settimana i.m. per 12 mesi. Al baseline, e ogni due mesi, sono stati registrati: eGFR, proteinuria delle 24 ore, assetto lipidico, albuminemia, glicemia, potassiemia, peso corporeo, pressione arteriosa .

 

Risultati

Tre pazienti (16%) hanno interrotto il trattamento dopo il primo mese: uno per ritenzione idrica, due per ritiro del consenso. I risultati sono riportati come media±ES. Alla fine del trattamento si sono avute 9 remissioni complete e 1 parziale (56,3%),  la proteinuria si è ridotta da7,0 g±1,0 a1,9 ± 0,6 g/d (p<0,005), l’albuminemia è aumentata da 2,9±0,27 a3,7 ± 0,2 g/dl (p< 0,01); colesterolemia totale ed LDL si sono ridotte rispettivamente da 240 ±16 a195± 10 mg/dl (p< 0,01), e da 165 ±19 a121 ±10 mg/dl (p< 0,01).  Nessuno dei pazienti ha mostrato incremento della pressione arteriosa, ipopotassiemia o iperglicemia.

Conclusioni

La terapia con ACTH alla dose di 1 mg i.m./settimana per un anno si è dimostrata efficace nel ridurre la proteinuria e migliorare l’assetto lipidico e l’albuminemia in pazienti con glomerulonefrite resistente alla terapia convenzionale. La tollerabilità è risultata buona. Ulteriori studi dovranno accertare anche l’efficacia a lungo termine, con particolare riguardo al tasso di recidive,  in confronto con lo schema tradizionale.

 

Lorusso P, Bottai A, Mangione E, Pasquariello G, Innocenti M, Giannese D, Egidi MF.
(U.O. Nefrologia, Trapianti e Dialisi - Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Pisa)
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