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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

Trattamento della sindrome nefrosica da glomerulonefrite membranosa idiopatica: schema Ponticelli vs Rituximab. Studio osservazionale multicentrico.

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Razionale

Nei pazienti con sindrome nefrosica da Glomerulonefrite membranosa (GNM) idiopatica abbiamo confrontato la risposta al trattamento con schema Ponticelli vs  infusione di Rituximab.

Casistica e Metodi

Quaranta pazienti con GNM sono stati trattati nel periodo tra il 2010 e il 2013 su scelta del clinico: 22 con schema Ponticelli (3 boli endovenosi di metilprednisolone poi prednisone 0.5mg/kg/die per un mese/ ciclofosfamide 2mg/kg/die per un mese x 3 volte), 18 con infusione di Rituximab 700 mg.

La risposta al trattamento è stata valutata a 12 mesi ed è stata definita:

Remissione completa: Funzione renale stabile (accettabile una variazione del 20% + del GFR calcolato con la formula di Cockcroft-Gault) e proteinuria < 0.5g/die.

Remissione parziale: Funzione renale stabile (come per remissione completa) e proteinuria ridotta del 50%.

No remissione: tutte le altre situazioni.

Risultati

Le caratteristiche iniziali dei pazienti, l’andamento della malattia a 12 mesi e gli effetti collaterali della terapia sono riportati in tabella. Al basale non vi era differenza tra i due gruppi nel GFR e vi era una differenza al limite della significatività della proteinuria, più elevata nel gruppo Rituximab.

La remissione completa è stata osservata nel 50% dei pazienti trattati con schema Ponticelli e nel 22% di quelli trattati con Rituximab. Il 18% dei pazienti trattati con schema Ponticelli non ha risposto alla terapia al confronto con il 50%  dei pazienti trattati con Rituximab.

Tutti i casi di “No remissione” al trattamento erano dovuti alla mancata risposta della  proteinuria associata in 5 casi al peggioramento del GFR; uno nel gruppo Ponticelli e 4 nel gruppo Rituximab.

Conclusioni

Pur in mancanza di una chiara significatività, i risultati all’anno suggeriscono una migliore risposta della sindrome nefrosica allo schema Ponticelli, sebbene i pazienti trattati con Rituximab abbiano al basale una maggiore proteinuria. Necessario uno studio prospettico randomizzato controllato per confermare questi risultati.

Giglio E.(1,2), Sinico A.(3), Gallelli B.(4), Del Vecchio L.(5), Trezzi B.(3), Raffiotta F.(1), Longhi S.(6), Messa P.(1), Moroni G.(1)
(1) Divisione di Nefrologia, IRCCS Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano , Italia 2) Scuola di Specializzazione in Nefrologia, Università degli Studi di Milano, Italia 3) Divisione di Nefrologia e Immunologia clinica, Ospedale San Carlo Borromeo, Milano, Italia 4) UO Nefrologia e Dialisi, Azienda Osp. S. Anna, Como, Italia 5) Dipartimento di Nefrologia e Dialisi, Ospedale A. Manzoni, Lecco, Italia 6) Scuola di Specializzazione in Nefrologia, Università Milano Bicocca, Italia )
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