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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

Aspetti clinici ed terapeutici di una epidemia di sindrome emolitico-uremica (SEU) in pazienti pediatrici verificatasi in Puglia nell’estate del 2013.

Questo Abstract è stato accettato come Poster.

Razionale

La sindrome emolitico-uremica (SEU) è una grave patologia caratterizzata da insufficienza renale acuta (IRA), anemia e trombocitopenia. In questo report descriviamo le caratteristiche cliniche di una epidemia di SEU verificatasi in Puglia nell’estate del 2013.

Casistica e Metodi

Tra i mesi di giugno e settembre 2013, 17 pazienti pediatrici affetti da SEU sono stati ricoverati presso la nostra UO. In ogni paziente la diagnosi di SEU è stata confermata dalla ricerca dell’E.Coli produttore di verocitotossina (VTEC) nel siero e nelle feci, eseguita presso l’ISS (Roma).

Risultati

I 17 pazienti affetti da SEU avevano un’età media di 23,1±11,7 mesi ed erano prevalentemente di sesso femminile (52,9%). In tutti i casi è stata dimostrata la presenza di VTEC di ceppo O26 sia nel siero (ricerca di anticorpi specifici) che nelle feci (ricerca dell’E.Coli e della verocitotossina).

In 15 pazienti (88,2%) per correggere l’anemia è stato necessario eseguire trasfusioni di emazie, mentre in 13 pazienti (76,5%) sono state infuse anche unità di plasma. Per lo sviluppo di IRA oligoanurica 6 pazienti (35,3%) sono stati sottoposti a trattamento emodialitico mediante CVVHDF. Inoltre, in 4 pazienti (23,5%) sono state eseguiti anche cicli di plasmaferesi. Tre pazienti hanno sviluppato complicanze neurologiche di lieve entità, regredite dopo terapia medica, mentre un paziente ha sviluppato un quadro di coma conseguente ad una ischemia parieto-occipitale, per cui, come già descritto in letteratura, è stato trattato con Eculizumab, ottenendo la normalizzazione completa del quadro clinico e radiologico.

Nel mese di ottobre 2013 tutti i pazienti erano stati dimessi ed erano in buona salute, avendo recuperato una normale funzione renale ed una normalizzazione di tutti i parametri ematochimici.

Conclusioni

La SEU costituisce tutt’ora una grave patologia che necessità di adeguate terapie di supporto. Nei casi più gravi il ricorso alla plasmainfusione, alla plasmaferesi ed, in casi selezionati, all’eculizumab può consentire di ottenere un completo recupero clinico.

Santangelo L.(1), Resta A.(1), Messina G.(1), Carbone V.(1), Puteo F.(1), De Palo T.(1), Scavia G.(2), Caprioli A.(2), Germinario C.(3), Gesualdo L.(4), Grandaliano G.(5), Giordano M.(1)
((1) UO Nefrologia Pediatrica, Ospedale Giovanni XXIII, Bari; (2) Istituto Superiore di Sanità (ISS), Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare (DSPVSA), Roma; (3) Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Dipartimento di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana (DIMO), Sezione di Igiene ed Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia e (4) Dipartimento delle Emergenze e Trapianti d'Organo (DETO), Sezione di Nefrologia, Bari; (5) Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Sezione di Nefrologia, Foggia.)
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