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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

FATTORI DI RISCHIO PREDITTIVI DI CORTICODIPENDENZA IN BAMBINI AFFETTI DA SINDROME NEFROSICA

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INTRODUZIONE

La sindrome nefrosica idiopatica (SNI) è la più frequente glomerulopatia in età pediatrica (incidenza 2-7 casi/anno/100.000 soggetti di età 0-14 anni), con una prevalenza di 16 su 100.000 soggetti in età pediatrica. Nella maggioranza dei casi (90-95%), la terapia con prednisone è in grado di indurre la remissione all’esordio. Tuttavia soltanto il 20% di bambini con SNI presentano un unico episodio all'esordio, mentre l'80% tende a presentare recidive più o meno frequenti e sviluppare corticodipendenza. Al momento non vi sono chiari indici predittivi sul rischio di sviluppare corticodipendenza.

Obiettivo di questo studio è individuare nella nostra casistica di bambini con sindrome nefrosica corticosensibile (SNCS) quali siano i fattori di rischio predittivi per lo sviluppo di corticodipendenza (CD).

PAZIENTI E METODI

Abbiamo valutato retrospettivamente 76 bambini (52 maschi e 24 femmine) con SNCS seguiti in follow-up da almeno 2 anni presso la nostra UO. I bambini presentavano un'età media all’esordio di 54+/-33 mesi (range 10+/-157 mesi). Sono esclusi bambini con glomerulosclerosi focale.

Abbiamo considerato come fattori di rischio:

- sesso (Maschi/Femmine)

- risposta steroidea all’esordio (Early: quando si otteneva la scomparsa della proteinuria  ≤10giorni dall''inizio del trattamento con prednisone; Late se la remissione si otteneva >10 giorni),

- peso alla nascita [considerando come bambini con basso peso alla nascita (BPN) quando il peso era  ≤2500 g e/o piccoli per età gestazionale (SGA) quando il percentile era <10]

- età di esordio della SNI (se avveniva precocemente <24 mesi, più comunemente tra 25-72 mesi o tardivamente >72 mesi).

Su 76 bambini: 39 sono stati considerati non-corticodipendenti mentre 37 si comportavano da "franchi" corticodipendenti (CD), presentando recidive o al momento della sospensione o durante la riduzione dello steroide.

In base ai fattori di rischio prima descritti su 76 bambini:

- 52 sono maschi e 24 femmine

- 53 avevano risposta early e 23 late

- 61 presentavano un normale peso alla nascita mentree 15 erano con BPN o SGA

- infine 8 avevano età di esordio della SNI <24 mesi, 55 tra 25-72mesi e 13 >72 mesi.

RISULTATI

Dei 23 bambini con risposta late al'esordio, 18 (70%) sono CD versus 19 (30%) dei 53 early. Ciò indica un maggiore e significativo rischio (OR 6.420, chi-quadro 9.913; p<0.002) dei bambini con risposta late di sviluppare CD rispetto a quelli con risposta early (figura 1).

Dei 15 con BPN e/o SGA, 9 (60%) sono CD versus 28 (40%) dei 61 normali. Pertanto i bambini BPN e/o SGA hanno un aumentato rischio (OR 1.768), sebbene non statisticamente significativo, di sviluppare CD (figura 1).

Non abbiamo rilevato differenze negli altri fattori considerati (sesso, età di esordio) (figura 2).

CONCLUSIONI

Secondo i nostri dati la risposta late all’esordio rappresenta il maggiore fattore di rischio predittivo nello sviluppo di CD. Il basso peso alla nascita, come riscontrato in alcuni studi con maggior associazione di forme di SN tipo glomerulosclerosi focale, può determinare un decorso peggiore della SN corticosensibile, probabilmente per la presenza di una podicitopenia.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2014 
da ¹Giovanni Conti, ¹Dominique De Vivo, ¹Claudia Fede, ¹Roberto Chimenz, ¹Antonella La Mazza, ²Angela Alibrandi, ¹Carmelo Fede
(¹UO Nefrologia e Reumatologia Pediatrica con Dialisi, AOU G Martino, ²Dip SEAM, Università di Messina)
Parole chiave: pediatria, sindrome nefrosica
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