Login




Trapianto Renale

Management del rischio clinico infettivo nel trapianto renale

Razionale

La sicurezza dei pazienti è un aspetto di notevole rilevanza nell’ambito della qualità dell’assistenza sanitaria, è necessario, infatti, prevenire il rischio clinico con particolare riferimento alle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA).

Casistica e Metodi

Le ICA sono considerate in letteratura internazionale e nazionale la complicanza più grave dell’assistenza sanitaria, determinando un significativo carico di malattia per il paziente e la sua famiglia e un carico economico aggiuntivo per la Sanità Pubblica. La distribuzione del fenomeno infettivo varia in rapporto a numerose variabili; sono considerati critici e pertanto maggiormente a rischio i soggetti trapiantati. Il periodo più critico per l’insorgenza delle infezioni è valutato tra il 1° e il 3° mese dal trapianto per gli elevati dosaggi di somministrazione della terapia immunosoppressiva. Poiché le infezioni ospedaliere potenzialmente prevenibili rappresentano il 30% circa di quelle insorte, si può stimare che ogni anno si verifichino dalle 135.000 alle 210.000 infezioni prevenibili, e che queste siano direttamente attribuibili ad errori nelle pratiche assistenziali”: l’attivazione di un sistema di sorveglianza epidemiologica delle infezioni associate all’assistenza è la base di ogni programma di prevenzione. L’azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” ha attivato, nell’ambito delle strategie di prevenzione delle ICA, un sistema di sorveglianza epidemiologica attiva con la rilevazione dei dati clinici e microbiologici dei pazienti trapiantati da parte del personale afferente al Dipartimento di Igiene. I dati raccolti sono analizzati ed elaborati con report trimestrali il cui contenuto è discusso con il personale sanitario e parasanitario afferente all’UO di Nefrologia e Trapianti.

Risultati

Conclusioni

L’analisi del trend temporale dei dati consente di monitorare il fenomeno infettivo, di prevenirne l’insorgenza e di attivare le misure correttive necessarie nel caso in cui si verifichi una modificazione dell’andamento epidemiologico del fenomeno infettivo, rischio intrinseco per il paziente trapiantato.

Montella E., Carrano R., Apicella L., Di Silverio P., Gaudiosi M., Federico S., Triassi M.
(Dipartimento di Sanità Pubblica - Università degli Studi di Napoli "Federico II")
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico