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Trapianto Renale

Mapping ecografico ed ecocolordoppler del trapianto renale presso l'AOU Federico II di Napoli

Questo Abstract è stato accettato come Poster.

Razionale

La possibilità del Nefrologo di gestire direttamente l’imaging ecografico senza dover necessariamente ricorrere a servizi esterni costituisce un indubbio vantaggio gestionale in molte situazioni cliniche, in particolar modo nel trapianto renale. Una stretta sorveglianza clinica ed un’accurata valutazione diagnostica, infatti, sono indispensabili per migliorare l’efficacia terapeutica, la qualità di vita ed i tassi di sopravvivenza del trapianto. 

Casistica e Metodi

Sono stati seguiti 30 pazienti trapianti di rene de novo, per una durata di 90 giorni dal trapianto, secondo un preciso timing (2,5,10,15,30,60,90 giorni), dal medesimo operatore e mediante l'utilizzo di ecografo doppler GE Logiq P6. La tecnica di indagine ecografica renale ha rispettato le linee guida SIUMB. I dati così ottenuti sono stati correlati alle indagini biochimiche-cliniche e sono stati analizzati utilizzando software SPSS.  

Risultati

Dall'analisi dei dati si evince un incremento del diametro bipolare (DL) e del volume del graft nell'immediato post-trapianto, con zenit al giorno 10, ed un graduale ritorno ai valori basali nell'arco del periodo di osservazione. Lo spessore parenchimale resta invariato, durante tutto il periodo, mentre vi è, inizialmente, un incremento (p<0.05) dello spessore midollare con zenit al giorno 10. Dai dati ottenuti dallo studio doppler si denota un significativo incremento della velocità di picco sistolico nell'arco dei primi 30 giorni dal trapianto (p<0.01). Gli indici di resistenza intraparenchimali mostrano, invece, un lieve incremento medio nei primi 30 giorni e si riducono gradualmente a 90 giorni. 

Conclusioni

Il mapping ecografico ed ecocolordoppler del rene trapiantato rappresenta, in mani esperte, uno strumento di indagine non invasiva, ripetibile, in grado di fornire importanti informazioni morfofunzionali sia nel de novo sia nel follow-up di questi pazienti. Come tutte le metodiche ecografiche ha, però, lo svantaggio di essere operatore-dipendente: risulta pertanto necessario un notevole grado di preparazione e competenza del medico ecografista, nella maggior parte dei casi riservato alle strutture ad elevata specializzazione.

Apicella L*, Carrano R*, Pirro L*, Capuano I*, Auzino C*, Tammaro V**, Caggiano M**, Pelosio L**, Jamshidi H**, Montella E*, Triassi M*, D'Alessandro V**, Santangelo M**, Renda A**, Balletta MM*, Sabbatini M*, Federico S*.
(*Nefrologia e Trapianti Renali - Dipartimento di Sanità Pubblica - Università degli Studi di Napoli "Federico II" **Centro Interdipartimentale Trapianti di Rene - Università degli Studi di Napoli "Federico II")
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