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Trapianto Renale

ENCEFALITE DA WEST-NILE IN PAZIENTE TRAPIANTATO RENALE: CASE REPORT

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Razionale

L’infezione da West Nile (WN) è causata da un RNA flavirus la cui presentazione clinica può variare da forme asintomatiche a quadri meningo-encefalitici fatali. Casi di encefalite da WN sono stati descritti anche in aree non endemiche, in particolare nei soggetti immunocompromessi (Fig.1). Riportiamo un caso di encefalite da WN ad andamento benigno insorto in paziente trapiantato renale.

Casistica e Metodi

Uomo di 59 anni, trapiantato renale da donatore cadavere nel2008, interapia immunosoppressiva con ciclosporina, micofenolato, prednisone. A settembre 2013 si ricoverava presso il nostro reparto per febbre (T39°C), fotofobia, forte emicrania e tremori agli arti superiori da una settimana. Al laboratorio risultavano negative emocolture e urinocolture. Negative IgM per infezione da toxoplasma, rosolia, herpes zoster, herpes simplex 1-2, EBV, bordetella, micoplasma, toxoplasma, rubeo, coxackie, chlamidie pneumoniae; negativi l’antigene precoce per CMV su siero e l’antigene per streptococco e legionella urinarie. In quinta giornata veniva eseguita rachicentesi con riscontro di liquor “acqua di roccia”, limpido, 80 globuli bianchi a prevalenza mononucleati. Negativi esami colturali del liquor, ricerca micobacterium tubercolosis, miceti, criptococcus neoformans, esame microscopico gram. La ricerca su siero di IgM e IgG per infezione da WN risultava positiva. 

Si procedeva alla sospensione della ciclosporina, riduzione di micofenolato (1.5 g/die→500 mg/die) e conversione di terapia cortisonica da prednisone 4 mg die a desametasone ev 24 mg/die. Avviata dall’ingresso terapia antibiotica empirica con meropenen e daptomicina.

Il quadro neurologico ha presentato andamento benigno con regressione completa dei sintomi neurologici. La terapia con desametasone è stata lentamente decalata e alla dimissione, in diciottesima giornata, si reimpostava terapia immunosoppressiva completa.

Risultati

Conclusioni

I pazienti nefrotrapiantati, in quanto immunosoppressi, presentano un elevato rischio di coinvolgimento neurologico in corso di infezione da WN. Il nostro caso sottolinea l’importanza di considerare l’infezione da WN in diagnostica differenziale con altre forme virali quando presenti sintomi meningo-encefalitici

Forcellini S., Battaglia Y., Veronesi M., Cantelli S., Storari A.
(A.O. Universitaria Arcispedale Sant’Anna, Ferrara U.O.C Nefrologia e Dialisi )
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