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Trapianto Renale

La variabilità a lungo termine (visit-to-visit) della pressione arteriosa è un fattore di rischio per l’aterosclerosi carotidea nei pazienti con trapianto renale.

Questo Abstract è stato accettato come Comunicazione.

Razionale

La variabilità a lungo termine (visit-to-visit) della pressione arteriosa (PA) misurata in ambulatorio (office BP) è un forte predittore di eventi cardiovascolari (CV) negli ipertesi essenziali, nei pazienti con malattia renale cronica stadio 3-5  e in dialisi. Viceversa, nei pazienti sottoposti a trapianto renale,  una popolazione ad alto rischio CV,  non vi sono dati disponibili in letteratura.

Casistica e Metodi

In questo studio abbiamo analizzato il rapporto tra variabilità (deviazione standard, Δ) a lungo termine della PA  [6 visite successive ad intervalli di 1-2 mesi] e un indicatore surrogato di aterosclerosi come  lo spessore medio intimale carotideo (IMT) misurato tramite Eco-Color Doppler. Sono stati studiati 177 pazienti trapiantati di rene con un’età anagrafica media di 46±12 anni (M: 68 %; Diabetici: 8%; Fumatori: 6%, Filtrato Glomerulare: 56±20 ml/min/1.73 m2). La quasi totalità dei pazienti era in trattamento con farmaci anti-ipertensivi (87%).  

Risultati

La variabilità a lungo termine della pressione arteriosa sistolica (ΔPAS) era 11 mmHg  e della diastolica (ΔPAD) era 7  mmHg. All’analisi univariata, la variabilità visit-to-visit della PAS (r=0.33, P<0.001) e della PAD (r=0.16, P<0.03)  era direttamente correlata con l’IMT e questi rapporti rimanevano statisticamente significativi (ΔPAS-IMT, beta=0.21, P=0.005; ΔPAD-IMT, beta=0.15, P=0.03) anche in modelli di regressione lineare multipla che includevano la pressione sistolica o diastolica media durante il follow-up e una serie di altri potenziali fattori di confondimento (età, sesso, fumo, diabete, colesterolo, albumina, PCR, proteinuria 24h, filtrato glomerulare e trattamento anti-ipertensivo).

Conclusioni

La variabilità nel lungo termine della PA (visit-to-visit) è un predittore di aterosclerosi carotidea nei pazienti con trapianto renale. L’uso di farmaci antipertensivi che attenuano la variabilità pressoria a lungo termine potrebbe avere un impatto favorevole sugli eventi CV dei pazienti portatori di trapianto renale.

Leonardis Daniela, Tripepi Rocco, Provenzano Fabio, Mafrica Angela, D’Arrigo Graziella, Tripepi Giovanni, Bellantoni Marianna, Zoccali Carmine, Mallamaci Francesca.
(CNR-IFC/IBIM & UO di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Reggio Calabria.)
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