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Trapianto Renale

UTILIZZO DEGLI mTOR INIBITORI (mTORi) A LUNGO TERMINE NEL TRAPIANTO RENALE (TxR), DOPO PIÙ DI UN DECENNIO DI ESPERIENZA: BILANCIO DEI PRO E DEI CONTRO

poster

Razionale

Sull'efficacia e la sicurezza degli mTORi, sirolimus (Rapamune® Wyeth) ed everolimus (Certican® Novartis), la letteratura riporta risultati contrastanti (Schena CONVERT 2009 [1], Budde ZEUS 2012 [2] (full text)Lebranchu Spiesser 2012 [3] (full text)Meier-Kriesche 2005 [4] (full text) Flechner 2013 [5]Cortazar 2012 [6] (full text). Analizziamo l'esperienza quindicennale del nostro Centro con l'utilizzo di mTORi nel trapianto renale.

Casistica e Metodi

Da 05/1997 a 12/2011, selezione di un gruppo dei casi, formato da pazienti che hanno assunto mTORi, de novo o per conversione, e di controlli, con estrazione 1:1 per sesso ed età al trapianto, tra i pazienti che non hanno mai assunto mTORi, ma CNI. Esclusione dei pazienti con follow up incompleto.

Paragone dei gruppi per sopravvivenza organo e paziente, insorgenza di neoplasie, drop-out terapeutico, tasso di rigetti acuti e funzione renale (gli ultimi due obiettivi valutati confrontando i controlli con i casi in terapia con mTORi per tutto il f/up - Gruppo 1).

Risultati

Nel periodo considerato sono stati eseguiti 1502 trapianti renali, di cui:

- 418 casi in terapia con mTORi: f/up medio 68,4 mesi, assunzione media mTORi 32,1 mesi

   ->  di questi, 75 pazienti appartenenti al Gruppo 1, in terapia per tutto il f/up (medio 55 mesi) con mTORi

- 403 controlli: in terapia con CNI, che non hanno mai assunto mTORi, f/up 76 mesi (figura 1)

Casi e controlli sono significativamente sovrapponibili per:

→  sopravvivenza organo (figura 2)

→ sopravvivenza paziente (figura 3)

→ insorgenza di rigetti acuti sia nei primi 6 mesi che per tutto il f/up (gruppo 1 vs controlli)

Nei casi sono stati riscontrati:

→ incidenza significativamente inferiore di neoplasie (4,8% in corso di terapia con mTORi vs 11,7% nei controlli, p<0,001; 7,9% in pazienti in terapia con mTORi ab-initio -11/140- vs 29,4% nei controlli + casi in terapia con CNI ab-initio, pre-conversione a mTORi –148/504– p<0,001)

→ incidenza significativamente inferiore di seconda neoplasia nei pazienti con diagnosi neoplastica in corso di terapia con CNI, quando convertiti ad mTORi (2,6% e 12,8%, p=0,02)

creatininemia significativamente peggiore nel primo anno di trapianto e proteinuria più elevata nei primi tre anni, con valori sovrapponibili a lungo termine (figura 4)


PERO' tasso significativamente maggiore di drop-out da mTORi per effetti collaterali (18,9% vs controlli 1%, p<0,001 e vs tutti i pazienti che hanno assunto CNI – 808/821 - 9,3%, p<0,001)

CONVERSIONE a mTORi:

creatininemia alla conversione a mTORi <2,7 mg/dl predittiva di migliore sopravvivenza organo rispetto a creatininemia >=2,7 mg/dl (curva ROC 0,702 - figura 5, p=0,006 - figura 6) e di ridotta perdita del trapianto renale (16,7% vs 45,2% regressione di Cox 3,316, I.C. al 95% 1,334–8,246)

rigetto acuto peri-conversione praticamente inesistente: 0,5% (1/202 pz)

Conclusioni

1) l' UTILIZZO di mTORi è SICURO ed EFFICACE, non esponendo i pazienti a maggior rischio di rigetto acuto e di perdita dell'organo trapiantato rispetto alla terapia con CNI

2) la CONVERSIONE ad mTORi è SICURA e UTILE se eseguita con valori di Creatininemia < 2.7 mg/dl

3) l'EFFETTO PROTETTIVO sullo SVILUPPO di TUMORI, proposto in gran parte della letteratura (ma non tutta), è confermato nella nostra esperienza come minor incidenza di prime (4.8% vs 11.7%) e di seconde neoplasie (2.6% vs 12,8%) in coloro che assumono mTORi

4) purtoppo l'uso di mTORi è associato ad un MAGGIOR NUMERO di EFFETTI COLLATERALI rispetto ai CNI, che comporta un MAGGIOR TASSO di ABBANDONO del FARMACO rispetto ai CNI (18.9% vs 1%)

mTOR i....PER MOLTI MA NON PER TUTTI....


Un'indagine per il futuro prossimo: quanto sono responsabili di sviluppo di HLA DSA da ipoimmunodepressione?

BibliografiaReferences

[1] Schena FP, Pascoe MD, Alberu J et al. Conversion from calcineurin inhibitors to sirolimus maintenance therapy in renal allograft recipients: 24-month efficacy and safety results from the CONVERT trial. Transplantation 2009 Jan 27;87(2):233-42

[2] Budde K, Lehner F, Sommerer C et al. Conversion from cyclosporine to everolimus at 4.5 months posttransplant: 3-year results from the randomized ZEUS study. American journal of transplantation : official journal of the American Society of Transplantation and the American Society of Transplant Surgeons 2012 Jun;12(6):1528-40 (full text)

[3] Lebranchu Y, Snanoudj R, Toupance O et al. Five-year results of a randomized trial comparing de novo sirolimus and cyclosporine in renal transplantation: the SPIESSER study. American journal of transplantation : official journal of the American Society of Transplantation and the American Society of Transplant Surgeons 2012 Jul;12(7):1801-10 (full text)

[4] Meier-Kriesche HU, Schold JD, Srinivas TR et al. Sirolimus in combination with tacrolimus is associated with worse renal allograft survival compared to mycophenolate mofetil combined with tacrolimus. American journal of transplantation : official journal of the American Society of Transplantation and the American Society of Transplant Surgeons 2005 Sep;5(9):2273-80 (full text)

[5] Flechner SM, Gurkan A, Hartmann A et al. A randomized, open-label study of sirolimus versus cyclosporine in primary de novo renal allograft recipients. Transplantation 2013 May 27;95(10):1233-41

[6] Cortazar F, Molnar MZ, Isakova T et al. Clinical outcomes in kidney transplant recipients receiving long-term therapy with inhibitors of the mammalian target of rapamycin. American journal of transplantation : official journal of the American Society of Transplantation and the American Society of Transplant Surgeons 2012 Feb;12(2):379-87 (full text)

release  1
pubblicata il  25 settembre 2014 
da E.Basso, M.Messina, F.Luciano, A.M.Manzione, M.Rossetti, C.Ariaudo, F.Fop, G.P.Segoloni, L.Biancone
(Unità di Trapianto Renale "A.Vercellone", S.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianto U., Dipartimento di Scienze Mediche, AOU Città della Salute e della Scienza e Università di Torino, Torino)
Parole chiave: lungo termine, mTOR inibitori, terapia immunodepressiva, trapianto renale
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