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Trapianto Renale

Preliminare esperienza con Advagraf nel trapianto renale

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Razionale

Sebbene il tacrolimus (TAC) abbia mostrato estrema efficacia nella prevenzione del rigetto, la variabilità di assorbimento individuale ha portato verso formulazioni a rilascio prolungato quali l’Advagraf (AD) (Hatakeyama et al., Transplant Proc 2012 [1]) e più recentemente l’LCP-TAC (Gaber AO, Transplantation 2013 [2] ). In Italia, l’AD ha ancora un impiego piuttosto limitato.

Casistica e Metodi

Riportiamo la nostra esperienza in pazienti sottoposti a trapianto renale (PTX) che hanno ricevuto AD dall’inizio e dopo conversione da iniziale trattamento con TAC. Sono stati valutati ed analizzati (T di Student) i seguenti parametri a 1, 3, 6, 12 e 24 mesi: funzione renale, proteinuria, rigetto, profilo glico-metabolico, livelli di tacrolemia, emoglobina, pressione arteriosa e gli interventi terapeutici (eritropoietina, statine, anti-ipertensivi).

Risultati

Venticinque PTX (19 maschi, 6 femmine, 5 da donatore vivente, 20 da cadavere, 3 rene doppio, età media al TX 45±14 anni, 22 in dialisi, 3 pre-emptive) hanno ricevuto induzione con Simulect o Timoglobulina e terapia immunosoppressiva con steroide, micofenolato ed AD (gruppo A, n=15) o TAC (gruppo B, n=10). In PTX con ridotta compliance o come alternativa alle formulazioni di TAC generiche il passaggio da TAC ad AD è avvenuto in un periodo compreso tra 2 ed 80 mesi post-TX. E’ stato riscontrato un solo rigetto acuto (gruppo B). Non sono state evidenziate differenze statisticamente significative per tutti i parametri esaminati, tranne che per la glicemia più elevata (gruppo B) ed emoglobina più ridotta (gruppo A) al primo mese, e livelli di TAC inferiori al 12 mese (gruppo B) (figura 1).

Conclusioni

Sebbene preliminari, i dati confermano non solo l’efficacia terapeutica dell’AD monodose, ma la possibilità di impiego dello stesso anche dopo trattamento con TAC somministrato 2 volte al giorno. L’analogia dei profili glico-metabolici e degli altri parametri analizzati indicherebbero l’AD come una valida e forse più maneggevole alternativa al TAC.

release  1
pubblicata il  25 settembre 2014 
da Mangione E., Baronti M.E., Fumagalli G., Giannese D., Tregnaghi C., Bianchi A., Egidi M.F.
(U.O.Nefrologia, Trapianti e Dialisi SSN, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana)
Parole chiave: advagraf, terapia immunodepressiva, trapianto renale
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