Login




Trapianto Renale /Metabolismo calcio fosforo

IPERFOSFOREMIA ACUTA GRAVE IN PAZIENTE TRAPIANTATA CON SINDROME DELL’INTESTINO CORTO INDOTTA DA CLISTERE DI FOSFATO DI SODIO.

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

Lo squilibrio del bilancio calcio fosforo  più comune nei trapiantati di rene è rappresentato dall’ipofosforemia . L’iperfosforemia è legata all’iniziale uremia nei casi di delayed graft function e rabdomiolisi.

 A livello intestinale è stata dimostrata la presenza di un cotrasportatore NaPi-IIb imputato nell’ assorbimento sodio–dipendente a livello dell’intestino tenue. Questo cotrasportatore avrebbe un ruolo nell’assorbimento di fosforo dalla dieta  e influenzerebbe il bilancio calcio-fosforo e il riassorbimento urinario di fosfati.

L’iperfosforemia associata a ipocalcemia e ipokaliemia è stata descritta in pazienti trattati con lassativi e clismi a base di sodio fosfato per la preparazione alla colonscopia e alle manovre chirurgiche. Gli anziani e le donne  svilupperebbero un’intossicazione da fosfati per la riduzione del filtrato glomerulare, le comorbidità intestinali,  il ridotto  volume di distribuzione e le terapie concomitanti (in particolare i diuretici, gli ACE-I,  i sartani e i FANS). 

Casistica e Metodi

Caso clinico di una donna di 58 anni emodializzata, portatrice di resezione digiuno ileo colica per infarto e necrosi intestinale che è stata sottoposta a trapianto renale da donatore cadavere. Per la preparazione al trapianto e in seconda giornata dall’intervento sono stati somministrati due clisteri a base di sodio solfato. In terza giornata dal trapianto si è riscontrata un’iperfosforemia  pari a 24 mg/dl e  ipocalcemia compensatoria a 4.3 mg/dl, in assenza di tetania. . La paziente è stata trattata con due sedute emodialitiche e supplementi di calcio magnesio cloruro e calcio gluconato endovenoso.

Alla dimissione presentava un FG di 31 ml/min secondo CKD-EPI, fosforemia di 2.54 mg/dl e calcemia di 6.7 mg/dl,

Risultati

L’assenza della valvola ileo-cecale potrebbe avere un ruolo fisiopatologico  nell’assorbimento di fosfato in questa paziente con sindrome dell'intestino corto.

Conclusioni

Nel caso di pazienti anziani, con insufficienza renale e nei trapiantati sarebbero raccomandabili soluzioni isosmotiche come il macrogol polietilenglicole rispetto a clisteri o lassativi a base di sodio fosfato.

Lucia Palmieri, Decenzio Bonucchi, Gianni Cappelli
(Università degli studi di Modena Scuola di specialità in Nefrologia)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico