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Trapianto Renale /Metabolismo calcio fosforo

PARATORMONE E NEORENE: QUANDO INIZIARE IL TRATTAMENTO CON GLI ATTIVATORI VDR?

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Razionale

L’IperParaTiroidismoSecondario (IPTS), quando trattato in maniera inadeguata o tardiva nei pazienti sottoposti a trattamento emodialitico, comporta disordine minerale e osseo (MBD) oltre a più elevati tassi di mortalità per tutte le cause e per cause cardiovascolari. A tutt’oggi risulta poco corposo il numero degli studi clinici sulla prevalenza dell’ IPTS nei pazienti  con trapianto di rene e non esiste accordo sui valori di paratormone (PTH) da considerarsi normali o rischiosi in questa particolare popolazione.

Si intende proporre una survey sulla correlazione tra l’incremento dei valori di PTH e creatininemia nei trapiantati renali per condividere un valore di eGFR/PTH da cui iniziare un trattamento adeguato anti-IPTS

Casistica e Metodi

E’ stato condotto uno studio osservazionale su 74  trapianti renali afferenti al nostro Servizio Gestione Trapiantati di rene, della durata di 3 anni. Tutti i pazienti eseguivano un controllo mensile della creatininemia  ed uno trimestrale del dosaggio del paratormone PTH (1-84) Biointact. L’indagine statistica su una correlazione lineare sull’incremento dei valori ematici di entrambi iparametri è stata condotta col t di Student. Nessun paziente è uscito dallo studio per morte renale da rigetto o per altre cause.

Risultati

E’ stata rilevata una correlazione lineare su dati omogenei tra l’incremento del valore di PTH e quello della Creatininemia, con regressione pari a 0,31 ed un indice di significatività p<0,05. La media del valore del PTH è di 60 pg/ml ed il valore della media della Creatininemia > 1,6 mg/dl.

Conclusioni

Una creatininemia >a 1,6 mg/dl equivale ad uno stadio iniziale di CKD tra 3° e 4° anche  per i trapiantati renali. Tale condizione si correla ad un valore di PTH già soltanto superiore a 60 pg/ml. Questa analisi, pur limitata dalla esiguità della casistica, è suggestiva nell’indicare un parametro condiviso di PTH nei  trapiantati renali da cui  intraprendere un trattamento con farmaci ad azione anti-paratiroidea.

MONTEMURRO NE*, CUCCARO F**
(U.O. di Nefrologia e dialisi Ospedale "SS. Annunziata" di Taranto - Dipartimento Nefro-Urologico ASL TA*,U.O. Statistica ed Epidemiologia ASL BT**)
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