L’idrotorace secondario è una complicanza rara (1,6-6%) della dialisi peritoneale secondaria al passaggio di liquido dialitico attraverso una comunicazione anatomica, congenita o acquisita peritoneo-pleurica
Paziente di anni 33, peso corporeo 49 Kg, affetta da IRC secondaria a LES, trapiantata renale da donatore cadavere nel 1996, in dialisi peritoneale da aprile 2013 per nefropatia cronica da trapianto, con schema dialitico APD: 1 sacca isotonica e due sacche da 2.27 per rapida riduzione della diuresi residua.
Giugno 2014 comparsa di tosse da alcuni giorni, dispnea con ultrafiltrazione ridotta; E.O. toracico:netta riduzione MV a livello basale e sovra basale destro.
All’Rx torace:versamento pleurico esteso e compressione polmonare .(Fig.1)
Effettuata toracentesi evacuativa con drenaggio di 2 litri di liquido sierico, che risultava, in base ai criteri di Light, trasudato, ma con glicemia marcatamente elevata (190 mg/dl).
Negativi l’esame colturale ,BK e citologico su liquido pleurico .
Markers neoplastici negativi, immunologici negativi per riattivazione lupica.
Il sospetto di comunicazione peritoneo-pleurica veniva confermato dalla recidiva di versamento e dal test di blu di metilene che evidenziava la risalita della soluzione dialitica a livello toracico.
La paziente rifiutava ulteriori manovre diagnostiche e terapeutiche, pertanto si sospendeva l’APD con passaggio ad HD tramite posizionamento CVC.
L’idrotorace da tramite pleuro peritoneale è un’evenienza rara in dialisi peritoneale, ma molto spesso associata a drop out temporaneo o definitivo.
Non esistono trials controllati che permettano di stabilire quale sia l’approccio migliore tra trattamento conservativo, pleurodesi chimica e toracoscopia video assistita