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Emodialisi

UTILITA’ DI QUESTIONARI DI SCREENING ULTRABREVI PER LA STIMA DELLA PREVALENZA DI SINTOMI DEPRESSIVI IN PAZIENTI ANZIANI IN EMODIALISI.

Questo Abstract è stato accettato come Poster.

Razionale

 

Sintomi depressivi sono frequenti in anziani e pazienti in emodialisi e si associano a peggiore qualità di vita ed aumento della mortalità.

Abbiamo effettuato uno screening per sintomi depressivi in un campione di anziani in emodialisi utilizzando 3 questionari ultra-brevi, proposti dall’American Geriatric Society.

Casistica e Metodi

Abbiamo reclutato 41 pazienti anziani in emodialisi: inizialmente hanno compilato il Patient Health Questionnaire (PHQ), questionario ultrabreve (2 quesiti). Uno score ≥3 comportava la somministrazione del Geriatric Depression Scale (GDS), a 5 domande (GDS-5), per confermare la presenza di sintomi depressivi, e del PHQ-9 (versione completa, 9 quesiti), per la stadiazione.

Un GDS-5 score ≥2 definiva lo screening positivo per sintomi depressivi.

Score PHQ-9 di 5, 10, 15, 20 rappresentavano cutoff per depressione lieve, moderata, moderato-severa, severa.

L’analisi statistica ha valutato le relazioni tra variabili demografiche e cliniche e score.

Risultati

Il campione consisteva di 22 maschi e 19 femmine, di età media 78+ 6.6 anni ed età dialitica 48.3+ 56.5 mesi. Kt/V: 1.52 ± 0.38.

Lo score PHQ-2 era ≥3 nel 43.9% dei pazienti, con punteggio più alto nelle donne (p 0.0118).

La differenza tra sessi non era statisticamente significativa per PHQ-9 e GDS-5.

Nei 18 pazienti positivi al PHQ-2, il GDS-5 era positivo nel 100%.

Gli score PHQ-9 stratificavano i sintomi in lievi 22.2%, moderati 16.6%, moderato-severi 39% e severi 22.2%.

PHQ-2 correlava direttamente con età dialitica (p 0.0226) ed inversamente con emoglobina (p 0.0364), albumina (p 0.0037) ed istruzione (p 0.0132).

PHQ-9 è risultato inversamente correlato all’albuminemia (p 0.0124).

Conclusioni

La nostra popolazione di pazienti in emodialisi ha mostrato un’elevata prevalenza di sintomi depressivi (di gravità rilevante in quasi l’80% dei pazienti), sovrapponibile alla letteratura e comparabile a quella dei pazienti oncologici.

In particolare, PHQ-2 è risultato utile e di semplice utilizzo nell’identificare i sintomi depressivi: il suo impiego dovrebbe pertanto essere incoraggiato.

Cusimano P, Palermo A, Locascio G
(Centro Emodialitico Meridionale, Palermo)
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