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Emodialisi

L'HV-CVVHF nello shock settico in Intensive Care Unit: la nostra esperienza

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Razionale

Gli accessi per shock settico all’Intensive Care Unit (I.C.U.) costituiscono un’emergenza clinica che richiede spesso interventi integrati con il Reparto di Nefrologia e Dialisi.

Scopo dello studio è verificare in un gruppo di pazienti con shock settico in I.C.U. l’efficacia del trattamento dialitico con High Volume Continuous Veno-Venous Haemofiltration (HV-CVVHF).

Casistica e Metodi

15 pazienti (9 M e 6 F, età media 69±12 anni) afferenti all’I.C.U. di Carrara per shock settico e sottoposti tempestivamente a HV-CVVHF,sono stati osservati retrospettivamente dall’ingresso alla dimissione.

I pazienti erano in terapia con dopamina e/o noradrenalina (dosaggio medio Dopamina: 8 ±3 γ/Kg/min, dosaggio medio Noradrenalina: 0.7 ±0.3 γ/Kg/min) e sottoposti ad HV-CVVHF (re-infusione media 40±5 litri, di cui 25% in pre-diluizione e 75% in post-diluizione).

All’ingresso e alla dimissione sono stati valutati: diuresi, creatinina, GFR, albumina, emoglobina, globuli bianchi, piastrine, pro-calcitonina, Proteina C Reattiva, antitrombina III, pressione arteriosa media (P.A.M.).

Risultati

Dei 15 pazienti trattati con un totale di 148 dialisi (media:12±10),6 sono deceduti (40%) e 9 sono sopravvissuti (60%) con 19±15 giorni medi di degenza.

I 9 pazienti sopravvissuti hanno recuperato la diuresi (media: 500±100 ml/24h → 2000 ±700 ml/24h) (p:0.001) e la funzionalità renale (alla dimissione:4 pazienti GFR >90 ml/min,3 pazienti GFR 50-70 ml/min e 2 pazienti GFR <20 ml/min) (p:0.001).

Le amine (durata media: 8±4 giorni) sono state progressivamente ridotte e quindi sospese,con miglioramento della P.A.M. (media:52±6 mmHg→88±4 mmHg) (p:0.0000002).

Gli altri parametri esaminati hanno mostrato mediamente un miglioramento statisticamente significativo: albumina 2.2±0.5 g/dl→2.6±0.6 g/dl (p:0.006),procalcitonina 26.2±25 ng/ml→4.1±1 ng/ml (p:0.006),Proteina C Reattiva 13.5±11 mg/dl→8.2±5 mg/dl (p:0.04),G.B. 14.800±11.000 n°/μl→9.763 ±4.000 n°/μl (p:0.02),Hb 9.2±1.5 g/dl→9.7±1.5 g/dl (p:0.1),ATIII 57±20 % → 69±10 % (p:0.04).

Conclusioni

I buoni risultati ottenuti, pur con una casistica esigua, dimostrano l’efficacia di questo modello organizzativo integrato e multidisciplinare come unica arma vincente per trattare la complessità a parità di risorse.

Ulteriori studi dovranno essere svolti per validare il modello ed implementarne lo sviluppo.

Sposini S, Morelli G*, Doveri A*, Betti G, Sami N, Bardini A*, Bassi G*, Andriani F, Biassoli E, Ricci L*, Barattini M, Fabricatore R, Gargano E, Rosini S**, Baratta A*, Casani A
(Azienda USL 1 di Massa e Carrara: U.O. Nefrologia e Dialisi; * U.O. Anestesia Rianimazione e Elisoccorso P.O. di Carrara; ** U.O.D.S. Laboratorio Analisi Biochimico e Microbiologico.)
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