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Emodialisi

Prevalenza inaspettatamente alta di malattia coronarica critica in pazienti asintomatici valutati per inserimento in lista di attesa per trapianto di rene.

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Razionale

La patologia coronarica è la principale causa di mortalità dopo il trapianto di rene e sovente anche una malattia critica risulta essere asintomatica nel paziente dializzato: pertanto all’immissione in lista trapianto (LAT) lo screening cardiologico è solitamente molto aggressivo. Scopo dello studio è valutare quante indagini cardiologiche chieste esclusivamente per l’immissione in LAT di pazienti dializzati asintomatici siano risultate positive.

Casistica e Metodi

Ai candidati per l’immissione in LAT con più di 55 anni, diabete o precedenti eventi cardiaci è chiesto un test provocativo e una valutazione cardiologica, che talora chiede un approfondimento diagnostico con un ulteriore test provocativo o con una coronarografia.

Risultati

Dei 154 candidati analizzati (Tabella), la valutazione cardiologica eseguita per l’immissione in LAT, ha posto indicazione in 27 casi (17.5%) a un test provocativo e in 43 casi (27.9%) a coronarografia.

Dei 27 pazienti sottoposti a test provocativo, 4 sono risultati positivi e quindi sottoposti a coronarografia. Dei 47 pazienti a cui è stata proposta una coronarografia (30.5%), disponiamo del risultato di 24, di cui 8 (33%) hanno necessitato di procedure di rivascolarizzazione.

Variabile

Generale

(n=154)

Nessuna altra indagine (n=84)

Coronarografia

(n=47)

p

Età (anni)

60.20±9.14

60.79±9.20

62.44±7.26

0.260

Sesso (maschi)

73.3% (113/154)

71.4% (60/84)

74.5% (35/47)

0.709

Diabete

34.8% (53/154)

27.3% (23/84)

53.2% (25/47)

0.003

IMA pre-Tx

30.5% (47/154)

26.1% (22/84)

38.3% (18/47)

0.149

1 o più trapianti precedenti

14.9%(23/154)

16.6% (14/84)

8.5% (4/47)

0.193

Conclusioni

Una diagnostica cardiologica aggressiva in pazienti dializzati asintomatici finalizzata all’immissione in LAT ha permesso di identificare i pazienti a più alto rischio, di cui il 33% delle coronarografie è risultato positivo: un iter simile potrebbe portare ad una diagnosi precoce di cardiopatia nel paziente dializzato, indipendentemente dalla sua ammissibilità ad un programma di trapianto.

Battista M, Rossi L, Musetti C, Lazzarich E, Cornella C, Airoldi A, Bongo AS, Quaglia M, Stratta P
(Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Dipartimento di Medicina Traslazionale, Nefrologia e Trapianto di Rene, Novara (NO) Ospedale "Maggiore della Carità", Cardiologia 2, Novara (NO))
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