Login




Emodialisi

PREVENZIONE INFEZIONI CVC CENTRALI PER EMODIALISI

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

Il progressivo cambiamento dei pazienti emodializzati ha portato ad un maggiore utilizzo dei cateteri venosi centrali (CVC). I CVC rappresentano un accesso ripetuto a vasi in grado di garantire flussi ematici adeguati (250-300 ml/min’) essenziali per l’applicazione di trattamenti dialitici. Tale aumento ha portato a modificare l’organizzazione del lavoro, per far fronte alle complesse manovre di connessione e deconnessione e per prevenire le complicanze. Tra le complicanze, quelle infettive risultano le più frequenti e a volte più pericolose.

Casistica e Metodi

Sono stati studiati gli emodializzati del nostro Centro nell’anno 2011 e  2014. Nel 2011 vi erano 38 pazienti con CVC pari al 18% del totale mentre nel 2014 i pazienti con CVC erano 50 pari al 23%.  Si sono eseguite periodiche colture sia dell’exit-site che del liquido dei CVC. I dati sono stati  elaborati comparando i due periodi (2011 e 2014)  e analizzandone le differenze. 

Risultati

Le popolazioni in HDP erano comparabili  per età anagrafica e dialitica ma non per accessi vascolari in quanto vi è un incremento  significativo( del 5%; P< 0.05) dei CVC con una durata media  di circa 2,5 anni. Problema principale sono le infezioni dei cateteri. Nel 2011 si è avuta una  incidenza di 7,8 infezioni/1000 sessioni di  HD. La chiusura del priming era fatta con  Eparina Sodica. Da marzo 2012  si è cambiato il Protocollo del priming utilizzando una miscela galenica di Sodio Citrato e Gentamicina. In 24 mesi si è notato un decremento di infezioni da CVC con una incidenza di 2,2 infezione / 1000 sessioni di HD. 

Conclusioni

La nostra esperienza sulle complicanze infettive dei CVC per emodialisi nel 2011 e  2014 mette in evidenza una riduzione significativa di infezioni del lume dei CVC e dell’exit-site utilizzando, oltre alle consuete procedure igienico-sanitarie, un diverso approccio al Priming  sostituendo Eparina sodica con Sodio Citrato al 3.8% + Gentamicina.

Varvara M, Fracasso AR, Grandolfo N
(Dipartimento Nefrologia e Dialisi S. Rita CBH Città di Bari Hospital SpA - Socio SIN)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico