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Emodialisi

Figli di un Dio minore o di un miracolo? Uno studio psicologico sui bambini nati da madri dializzate in Italia

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Razionale

Mentre si moltiplicano gli studi sui trattamenti atti a favorire lo sviluppo di una gravidanza in dialisi, pochi sono quelli che valutano l’outcome dei bambini nati da queste pazienti. Questo studio valuta il loro profilo emotivo-comportamentale e lo stress genitoriale delle pazienti.

Casistica e Metodi

In Italia dopo il 2000 state registrate 23 gravidanze in dialisi. 17 madri hanno partecipato allo studio (DM). Sono stati valutati analoghi dati di 23 madri con microcitemia trasfusione-dipendente(MM) e 35 madri sane(NM). Sono stati somministrati: il Child-Behavior-Checklist(CBCL) che valuta i problemi emotivo-comportamentali del bambino ed il Parental-Stress-Index-Short Form(PSI-SF) per lo stress parentale.

Risultati

I risultati del CBCL erano identici nelle DM rispetto alle NM per tutte le scale valutate, tranne che per i problemi pervasivi di sviluppo. Le MM percepivano maggiori problematiche rispetto alle DM: ansia-depressione del bambino, problemi affettivi, ansia e problemi pervasivi di sviluppo. Tuttavia solo 2/17 bambini del gruppo DM e 3/23 MM avevano punteggi che indicavano problemi comportamentali di rilevanza clinica meritevoli di intervento.

I risultati del PSI-SF erano sovrapponibili nelle MM e nelle NM ed in entrambi i gruppi lo stress percepito appariva maggiore rispetto alle DM. I risultati erano tuttavia nel range di normalità. Pertanto è stato somministrato un test aggiuntivo che valuta se la risposta al PSI-SF ha caratteristiche “difensive”. Esso ha dato esito positivo in 8/17(47%)DM e solo in 4/23(17%)MM e 3/35(8.5%) delle NM, quindi apparentemente le DM tendono a minimizzare lo stress parentale. 

Conclusioni

Questa indagine, pur valutando tutte le gravidane in dialisi in un lungo arco temporale, ha i limiti di una bassa numerosità del campione. Essa tuttavia fornisce risultati incoraggianti sia per quanto riguarda le problematiche materne sia quelle infantili. Saranno necessari ulteriori studi per approfondire questa tematica e per definire le caratteristiche di un eventuale supporto specifico per queste famiglie.

Valentina Postorino2, Gabriella Guzzo1, Sara Ghiotto1, Luigi Mazzone2, Valentina Loi1, Stefania Maxia1, Simona Roggero3, Rossella Attini4, Antonio Piga3, Maurizio Postorino5, Antonello Pani1, Gianfranca Cabiddu1, Giorgina Barbara Piccoli1
(1GDS SIN Rene e Gravidanza ; 2 I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, UO di Neuropsichiatria infantile, Roma; 3 UO Microcitemia, 4 UO Ostetricia e Ginecologia, Università di Torino, 5 IFC-Consiglio nazionale delle Ricerche e UO di Nefrologia Azienda Ospedaliera Reggio Calabria, a nome del Registro italiano di Dialisi e Trapianto (RIDT))
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