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Emodialisi

Correlazione fra la concentrazione plasmatica di sodio e la conducibilità plasmatica in fasi diverse della sessione di emodialisi (HD)

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RAZIONALE

Il monitoraggio del pool sodico durante le sessioni di emodialisi (HD) costituisce un obiettivo di forte rilevanza clinica. Dato che la misurazione continua e non-invasiva della concentrazione di sodio nel sangue durante le sessioni HD non è attualmente possibile, nella pratica clinica vengono utilizzati modelli cinetici per la stima della conducibilità plasmatica (Cpl), basati sulla relazione fra conducibilità e concentrazione ionica nel plasma (Locatelli et al. - Kidney International, Vol. 58, Suppl. 76 (2000), pp. S-89–S-95 [1]). L’obiettivo dello studio è l’analisi della correlazione fra la concentrazione plasmatica di sodio del paziente ([Na]) e Cpl, stimata tramite il biosensore Diascan, per una possibile stima non invasiva di [Na], durante diverse fasi del trattamento.

CASISTICA E METODI

Ventiquattro pazienti in HD (68.5±14anni, 17M/7F) sono stati studiati per un totale di 152 sessioni. Sono stati prelevati campioni di sangue arterioso per la misura di [Na] tramite elettrodo ione-selettivo a 5’, 35’, 95’, 155’ da inizio-sessione (IS) e 25’ prima di fine-sessione (FS) con registrazione di Cpl, misurata tramite il biosensore Diascan (Gambro-Dasco, Medolla) entro 10 minuti da ogni prelievo (vedi figura 1). La regressione lineare fra [Na] and Cpl e i coefficienti di correlazione sono stati calcolati per l’intero set di dati in ogni istante temporale. è stato inoltre calcolato l’intervallo di confidenza al 95% sulla differenza fra [Na] misurato e stimato.

RISULTATI

La correlazione fra [Na] e Cpl per l’intero set di dati è R=0.54 (p<0.001). Le correlazioni tempo-specifiche sono riportate in figura 2. Tutti i coefficienti di regressione sono significativi (p<0.001) tranne che per FS (p=0.003). La bassa correlazione a FS ha portato al ricalcolo della correlazione globale escludendo i dati a FS, con un valore finale di R=0.60 (p<0.001, figura 2 in basso a destra). L’intervallo di confidenza al 95% della differenza fra [Na] misurato e stimato (calcolato utilizzando i parametri di regressione lineare stimati dall’intero set di dati) è risultato ±5 mmol/l (figura 3).

CONCLUSIONI

I nostri risultati dimostrano che la correlazione globale fra [Na] e Cpl è comparabile con studi precedenti (Pozzoni et al. - Hemodialysis International 2007; 11:169–177) [2]. I valori della correlazione nelle diverse fasi della sessione dimostrano la sua validità per l’intera seduta, eccetto a FS: la spiegazione potrebbe risiedere nella variabilità nelle tempistiche dell’ultima misura legata alla durata del trattamento. Dato che la correlazione è mantenuta  per la maggior parte della seduta, le misure del Diascan potrebbero essere utilizzate per la stima non-invasiva di [Na]. Inoltre, la stima ad IS (dove la correlazione è alta) potrebbe essere utilizzata per l’individualizzazione della prescrizione dialitica.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2014 
da Enrico Ravagli¹, Laura Maldini², Fabio Badiali², Claudia Perazzini³, Giulia Lanciotti¹, Denis Steckiph⁴, Alessandro Surace⁵, Paolo Rovatti⁵, Stefano Bini², Roberto Boccadoro², Stefano Severi¹,³, Angelo Rigotti²
(¹Dipartimento di Ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione “Guglielmo Marconi” Università di Bologna, Cesena, Italia; ²Unità di Nefrologia e Dialisi, Ospedale “Degli Infermi”, Rimini, Italia; ³Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Scienze della Vita e Tecnologie della Salute (CIRI-SdV) Università di Bologna, Cesena, Italia; ⁴Gambro Hospal S.p.A., Bologna, Italia; ⁵Gambro Dasco S.p.A., Medolla, Italia)
Parole chiave: emodialisi, modelli predittivi, pressione arteriosa
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