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Genetica e omiche/modelli sperimentali/scienza di base

Uso dei livelli sierici combinati di microRNA (let-7b e miR-148b) come potenziali biomarcatori nella diagnosi della IgA Nefropatia

Questo Abstract è stato accettato come Comunicazione.

Razionale

La IgA Nefropatia (IgAN) è caratterizzata da un’anomala glicosilazione a livello della regione cerniera della IgA1. Scopo del nostro lavoro è stato quello di utilizzare due miRNA come biomarcatori per la diagnosi della IgAN.  

Casistica e Metodi

Due miRNAs (let-7b e miR-148b), precedentemente identificati dal nostro gruppo come regolatori del processo di glicosilazione delle IgA1, sono stati dosati mediante Real-Time PCR nei sieri di 176 pazienti affetti da IgAN, 199 soggetti sani e 58 pazienti con altre forme di glomerulonefriti primitive, reclutati in uno studio multicentrico internazionale. L’analisi di regressione logistica ha permesso di sviluppare un modello predittivo per la diagnosi di IgAN. L’accuratezza diagnostica del modello è stata valutata mediante l’area sotto la curva ROC. 

Risultati

Inizialmente, i livelli sierici di let-7b e miR-148b sono stati valutati in una coorte composta da 88 pazienti IgAN e 102 soggetti sani di razza caucasica (Italia e Grecia). I livelli separati dei due miRNA risultavano alterati nei pazienti rispetto ai controlli ma mostravano una bassa sensibilità diagnostica. Per migliorare l’affidabilità del metodo abbiamo combinato i due miRNA mediante regressione logistica. Il biomarcatore combinato era altamente capace di diagnosticare la IgAN (AUC, 0.849; 95% confidence interval [CI], 0.794-0.905; p <0.0001).

Successivamente, il modello è stato positivamente validato in un’altra coorte di 88 pazienti IgAN e 97 controlli di razza asiatica (Hong-Kong e Giappone) (AUC, 0.849; 95% CI, 0.794-0.905; p<0.0001). Infine, il biomarcatore combinato, dosato in 58 pazienti con altre forme di glomerulonefriti primitive, ha dimostrato un’alta specificità per i pazienti IgAN (p< 0.001).

Conclusioni

Il biomarcatore combinato può essere considerato e utilizzato come nuovo indicatore diagnostico per l’IgAN. Il dosaggio sierico è semplice e riproducibile rispetto a quello delle IgA1 deglicosilate. Infine, potrà essere utilizzato come test di laboratorio per valutare l’effetto di futuri farmaci che agiscono sul processo di glicosilazione della IgA1.

Serino G(1,2), Pesce F(2,3), Sallustio F(1), De Palma G(1), Cox SN(1,2), N Lai K(4), Leung JCK(4), Papagianni A(5), Stangou M(5), Goumenos D(6), Gerolymos M(6), Takahashi K(7), Yuzawa Y(7), Shoichi Maruyama(8), Imai E(8), Schena FP(1,2)
((1)Consorzio C.A.R.S.O. – Valenzano (BA); (2)Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti d’Organo - Università degli Studi di Bari; (3)Cardiovascular Genetics and Genomics, National Heart & Lung Institute, Imperial College London, UK; (4)Department of Medicine, Queen Mary Hospital, University of Hong Kong, Hong Kong; (5)Department of Nephrology, Aristotle University of Thessaloniki, Hippokration General Hospital, Thessaloniki, Greece; (6)Department of Nephrology, University Hospital, Patras, Greece; (7)Department of Nephrology, Fujita Health University School of Medicine, Toyoake, Japan; (8)Department of Nephrology, Nagoya University Graduate School of Medicine, Nagoya, Japan)
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