Login




Genetica e omiche/modelli sperimentali/scienza di base

Screening preliminare dei polimorfismi del gene dell'Apolipoproteina E (ApoE) in pazienti affetti da Amiloidosi renale di tipo AL{-}

poster

Introduzione

Un certo numero di malattie, tra cui le amiloidosi sistemiche ed altri disordini neurodegenerativi, come la malattia di Alzheimer, il Parkinson e il diabete di tipo II derivano dalla deposizione di aggregati proteici, ordinati e filamentosi, comunemente denominati  fibrille amiloidi. In ognuno di questi stati patologici una proteina specifica o un frammento proteico passa dalla sua forma solubile e funzionale ad una forma misfolded che costituisce le placche amiloidi, che si accumulano in sede extracellulare. Le cause di misfolded sono molteplici tra cui: una sostituzione aminoacidica, come nel caso delle amiloidosi ereditarie che può aumentare la tendenza di una proteina al misfolding oppure la digestione proteolitica di una proteina precursore  che può produrre un frammento amiloidogenico come nel caso dell’Alzheimer.

L’Apolipoproteina E (ApoE) è un importante costituente delle lipoproteine plasmatiche con importanti azioni biologiche. ApoE è presente in tre isoforme (ApoE2, ApoE3 e ApoE4) con differenti caratteristiche funzionali. Tra queste l’isoforma ApoE4, per la scarsa capacità ad idrolizzare i legami peptidici, favorisce l’accumulo di β-amiloide. Le isoforme sono codificate da tre alleli del gene presente sul cromosoma 19 e si differenziano per due amminoacidi in 112 e 158 (Arg/Cys) [1] fig1. Oltre alla nota influenza dei polimorfismi di ApoE sul profilo lipidico sierico e sullo sviluppo di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, essi hanno anche un ruolo importante nella patogenesi e nella progressione di svariate malattie renali. In particolare, i polimorfismi di ApoE possono predisporre allo sviluppo di nefropatia diabetica, influenzare la gravità di alcune glomerulopatie e regolare le funzioni mesangiali e glomerulari nel microambiente renale [2] (full text).

Scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare la frequenza dei polimorfismi del gene APOE in pazienti affetti da Amiloidosi renale.

Materiali e Metodi

I pazienti analizzati sono stati 9 le cui caratteristiche cliniche sono elencate nella tab 1.

Il DNA di ogni paziente (dopo consenso informato) è stato estratto a partire da un prelievo di sangue venoso raccolto in provette contenenti EDTA impiegando il kit Wizard

Genomics Purification (Promega) secondo il protocollo fornito dalla casa produttrice.

La genotipizzazione dell’Apolipoproteina E(ApoE) è stata effettuata tramite Polymerase Chain Reaction (PCR) e successiva reazione di digestione con enzima di restrizione. La reazione è stata allestita per l’amplificazione di un frammento di 234 bp dell’esone 4 del gene dell’ApoE  con primers specifici già descritti in letteratura [3] (full text). Le tre diverse forme alleliche del gene (ε2, ε3 e ε4) sono state determinate dopo digestione con l’enzima di restrizione HhaI e successiva corsa elettroforetica su gel di poliacrilammide al 20% che permette di discriminare sei diverse combinazioni alleliche:

ε2/ε2: 3 frammenti rispettivamente a 35, 83 e 91 bp

ε3/ε3: 4 frammenti rispettivamente a 33, 35, 48 e 91 bp

ε4/ε4: 4 frammenti rispettivamente a 33, 35, 48 e 72 bp

ε2/ε3: 5 frammenti rispettivamente a 33, 35, 48, 83 e 91 bp

ε2/ε4: 6 frammenti rispettivamente a33, 35, 48, 72, 83 e 91 bp

ε3/ε4: 5 frammenti rispettivamente a 33, 35, 48, 72 e 91 bp

Risultati

L'analisi molecolare dei 9 pazienti con diagnosi di Amiloidosi renale AL ha evidenziato la presenza del polimorfismo E2/E4 (1/9) e il polimorfismo E3/E3 (8/9) Fig.2. In particolare il paziente E2/E4 mostrava segni clinici di compromissione cognitiva.

Conclusioni

Viste le precedenti osservazioni di un link tra Alzheimer ed Amiloidosi AL [4] (ambedue patologie amiloidogeniche), la presenza dell'allele raro E4 suggerisce un suo potenziale coinvolgimento nel link patogenetico fra le due patologie. Ulteriori studi condotti su una casistica più ampia di pazienti sono necessari per verificare se i portatori del polimorfismo E4 affetti da demenza tipo Alzheimer possano essere predisposti allo sviluppo di amiloidosi renale.

release  1
pubblicata il  26 settembre 2014 
da La Russa A, Greco R, Bonofiglio M, Perri A, Papalia T, Leone F, Gigliotti P, Vizza D, Lupinacci S, Toteda G, Bonofiglio R.
(Centro di Ricerca "Rene e Trapianto" UOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto, AO Annunziata, Cosenza)
Parole chiave: amiloidosi, apolipoproteina E, polimorfismi
Non sono presenti commenti
Figure

Per inserire una domanda, segnalare la tua esperienza, un tuo commento o una richiesta di precisazione fai il login con il tuo nome utente e password.

Se non lo sei ancora puoi registrati partendo da qui.

Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico