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Aki

Caso di insufficienza renale acuta da BK Virus in paziente con leucemia linfatica cronica in terapia con Rituximab

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Razionale

IL BK Virus (BKV) è un Polyomavirus che in seguito ad infezione primaria, asintomatica nei soggetti immunocompetenti resta latente nell'apparato urinario.

La nefropatia da BKV è frequente nei nefrotrapiantati, nei quali a causa dell’immunosoppressione il virus riattivandosi provoca una tubulopatia con peculiari alterazioni istologiche.

Negli ultimi 15 anni sono stati descritti casi di riattivazione del BKV anche in reni nativi di trapiantati, di pazienti HIV e con neoplasie ematologiche. 

Casistica e Metodi

Riportiamo il caso clinico di un paziente di 63 anni, inviatoci dall’oncologo che lo segue dal 2010 per LLC-NHL per rilievo d'insufficienza renale acuta (AKI).

L'anamnesi familiare é negativa per nefropatie, riferisce episodi di cistite emorragica. Dal 2011 in chemioterapia con 5 cicli di Rituximab 750 mg. Da 3 mesi: nicturia, poliuria, polidipsia e lieve ipertensione arteriosa. Creatininemia 3 mg/dl, (2 mesi prima: 1.3 mg/dl), l’ecografia addome é negativa, e la TC-PET non mostra segni di attività della malattia di base. Dopo 2 settimane la creatininemia 3.9 mg/dl, diuresi conservata e clearance della creatinina 24 ml/min. Dopo tre settimane creatinina 8.6 mg/dl, é presente severa acidosi metabolica e s'inizia trattamento emodialitico.  

Risultati

La biopsia renale mostra un quadro di nefropatia tubulo-interstiziale cronica compatibile con infezione da BKV. Il dosaggio del BKV plasmatico é 3.420.000 copie/mL ed il paziente inizia la terapia con Cidofovir, con dosaggio corretto per la funzionalità renale. Dopo sei mesi la viremia non è diminuita e non c’è ripresa della funzione renale.

Lo studio delle sottopopolazioni linfocitarie mostra assenza di B linfociti (CD19+) che persiste anche dopo 9 mesi dall’ultima somministrazione di Rituximab.  

Conclusioni

La nefropatia da BKV è una nota causa di AKI nel nefrotrapiantato. Nel rene nativo tale entità è sottodiagnosticata e dovrebbe essere identificata precocemente in caso di AKI nei soggetti immunodepressi per chemioterapie (per allotrapianti o neoplasie) o per patologie, prima che la nefropatia diventi irreversibile.

Fabi L. (1), Mancini W. (1), Barillà A. (1), Cimolino M. (1), Larocca F. (1), Pizzolitto S. (2), Panarello G. (1)
((1)Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli. Pordenone. UO di Nefrologia e Dialisi; (2)Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia. Udine. UO di Anatomia Patologica)
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