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METFORMIN ASSOCIATED LACTIC ACIDOSIS (MALA): UN PROBLEMA ANCORA APERTO

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Razionale

L'accumulo di Metformina in corso di insufficienza renale acuta è responsabile di acidosi lattica ad elevato anion gap (MALA).

Risultano particolarmente esposti pazienti con IRC III stadio per i quali sarebbe previsto un adeguamento del dosaggio. In essi la disidratazione (da gastroenterite, diuresi obbligata, riduzione dell’intake idrico) predispone rapidamente ad IRA per cui andrebbe prontamente interrotta l’assunzione del farmaco.

Casistica e Metodi

Abbiamo eseguito un’analisi retrospettiva (Gennaio 2009-Febbraio 2014) dei pazienti dimessi dal nostro Centro per MALA (criteri di inclusione: pH< 7.3, HCO3- <22 mEq/l, Lattati >5 mmol/l) rilevando variabili demografico-anamnestiche, parametri biologici, compromissione multiorgano ( SAPSII e SOFA score), terapie effettuate ed outcome.

Risultati

Sono stati diagnosticati 16 casi di MALA. 11 pazienti presentavano IRC preesistente, di questi 7 assumevano una dose di farmaco superiore al previsto da linee guida. Tutti all’ingresso presentavano gastroenterite ed IRA pre-renale oligoanurica con disfunzione multiorgano di gravità variabile (5 casi con pH<7). Inizialmente sono stati tutti trattati con terapia conservativa, 5 sono stati sottoposti a supporto inotropo/ ventilatorio, 13 sono stati urgentemente avviati a dialisi extracorporea con tasso di sopravvivenza complessiva del 67%.

Conclusioni

MALA risulta grave complicanza della terapia con Metformina in corso di IRA soprattutto nella fascia di pazienti fragili con IRC III stadio maggiormente vulnerabili alla disidratazione (per i quali andrebbero preferiti altri trattamenti ipoglicemizzanti all’adeguamento di dose).

In accordo con la letteratura, i dati preliminari evidenziano relazione tra entità di danno d’organo, livelli sierici di bicarbonati e lattacidemia. Nei casi più severi la mortalità riportata è maggiore dell’80%. Secondo la nostra esperienza, un adeguato trattamento emodiafiltrativo ed alcalinizzante infusionale riesce a controllare maggiormente il danno multiorgano (mortalità dei casi con pH<7= 33%) con miglioramento della funzionalità renale fino, in alcuni casi, al ritorno ai valori basali.

Il dosaggio della metforminemia risulterebbe utile nella scelta terapeutica (IHD vs CRRT) e nella valutazione della sua efficacia

Moioli A, Maresca B., Manzione A., Pirozzi N, Punzo G, Menè P.
(Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Facoltà di Medicina e Psicologia, Università di Roma “Sapienza”, U.O.C. Nefrologia e Dialisi A.O. Sant’Andrea, Roma.)
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