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Malattie rare

Fisiopatologia del difetto di concentrazione delle urine nella sindrome di Bardet-Biedl

Questo Abstract è stato accettato come Comunicazione.

Razionale

La sindrome di Bardet Biedl (BBS) è un raro disordine genetico caratterizzato da un fenotipo variabile con coinvolgimento multi-organo. Recenti studi hanno dimostrato una correlazione tra le mutazioni dei geni BBS6-10-12 e un più severo fenotipo renale. Lo scopo del presente lavoro è stato caratterizzare la fisiopatologia del difetto di concentrazione delle urine in corso di BBS, la disfunzione renale di più frequente riscontro.

Casistica e Metodi

12/34 pazienti affetti da BBS con  eGFR superiore a 60 ml/min/1.73m2 sono risultati ipostenurici anche dopo 12h di restrizione di liquidi. Per studiarne la causa sono stati condotti i seguenti studi in otto di questi pazienti:

1) Test alla desmopessina (DDAVP) per stabilire l’origine renale del difetto;

2) dosaggio dell’escrezione urinaria di  Aquaporina 2 (u-AQP2) ed uromodulina ( u-UMOD) mediante western blot, quali marker di funzione di due segmenti cruciali nel processo di concentrazione delle urine, il dotto collettore (CD) e il tratto spesso ascendente dell’ansa di Henle ( TAL);

3) studio del traffico di AQP2 mediante biotinilazione ed immunofluorescenza in cellule epiteliali  silenziate per BBS10 e in cellule controllo.

Risultati

Il test al DDAVP non ha provocato un aumento significativo dell’osmolalità urinaria in alcun paziente sottoposto al test, a sostengo dell’origine renale di tale difetto (Fig 1a). L’aumento dell’escrezione di u-AQP2 in antidiuresi rispetto al carico acuto di acqua per os è risultato abolito in 5/8 pazienti ipostenurici (Fig 1b e 1c), mentre l’escrezione di UMOD è risultata inferiore in tutti i pazienti ipostenurici rispetto ai controlli. In vitro, il silenziamento genico di BBS10 compromette il traffico di AQP2 sulla membrana apicale. 

Conclusioni

L’ipostenuria in pazienti BBS dipende da una resistenza renale all’ADH/DDAVP. Tale difetto è in parte legato ad una disfunzione del CD, con un difetto di traffico dell’AQP2, in parte ad un disfunzione del TAL, come suggerito dalla riduzione dei livelli urinari di UMOD. 

Zona E.(1,2), Zacchia M.(1), Zacchia E.(1), Capasso G.(1)
(1 Divisione di Nefrologia, Dipartimento di Scienze Cardio-Toraciche e Respiratorie, Seconda Università di Napoli, Italia ; 2 Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Genetica e Biofisica, Napoli, Italia)
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