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Malattie rare

Interessamento renale associato a mutazione del gene TREX1

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Introduzione

La vasculopatia retinica con leucodistrofia cerebrale (RVCL) è una rara patologia ereditaria autosomica dominante dei piccoli vasi, con un interessamento multiorgano: è caratterizzata da lesioni ischemiche cerebrali sottocorticali talora con aspetti pseudotumorali, retinopatia e nefropatia (Richard A 2007) [1] (Cohn AC 2005) [2].

RVCL è causata da mutazioni frameshift eterozigoti del DNA esonucleasi TREX1 che determinano un’alterazione della regione C-terminale del gene, portando a un’anomala distribuzione della proteina nella localizzazione perinucleare. (Grand MG 1988) [3], (Weil S 1999) [4].

Caso clinico

Descriviamo il caso di un paziente di anni 30, ricoverato presso il nostro reparto per cefalea, calo del visus, grave ipertensione (250/150 mmHg), proteinuria (2,6 g/24h) ed insufficienza renale (creatininemia 2,5 mg/dl).

Per individuare la causa dell’insufficienza renale sono state prima escluse patologie autoimmuni, ostruttive e vascolari, il paziente è stato dunque sottoposto a biopsia renale: il reperto istologico risultava compatibile con un quadro  di microangiopatia trombotica. Sono state ricercate anomalie molecolari e funzionali responsabili della sindrome emolitico-uremica atipica, ma le indagini sono risultate negative.

L'ipertensione arteriosa rimaneva controllata dalla terapia polifarmacologica, e il quadro di insufficienza renale si manteneva stabile (creatinina 2 mg/dl).  

Il paziente veniva dimesso con diagnosi di nefroangiosclerosi maligna.

Tale diagnosi è stata smentita dall’evoluzione del quadro clinico: dopo cinque anni di follow-up il paziente sviluppava un’emisindrome sinistra, e qualche mese dopo si riscontrava la necrosi avascolare della testa del femore sinistro.

È stata quindi presa in considerazione la possibilità di una diagnosi nell’ambito delle microangiopatie giovanili ereditarie.

Il paziente è stato sottoposto allo screening genetico del gene TREX1 che ha rivelato la presenza di una nuova mutazione eterozigote T270fs a livello della regione C-terminale; lo screening genetico sui genitori è risultato negativo.

Conlusioni

La diagnosi di RVCL è complessa e insidiosa a causa delle manifestazioni multisistemiche, dell’istopatologia inusuale e dei reperti radiologici che non sono facilmente attribuibili a un’unica patologia. Qualora si presenti una condizione di insufficienza renale con referto istologico indicativo di microangiopatia, è necessaro valutare la possibile estensione della microangiopatia ad altri organi, e in tal caso la possibilità di effettuare lo screening genetico di TREX 1 dovrebbe essere presa in considerazione, soprattutto per evitare procedure diagnostiche invasive e terapie non necessarie.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2014 
da Silvia De Franceschi, Tiziana Stellato, Jacopo Di Francesco, Paolo Fabbrini, Federico Pieruzzi, Andrea Stella
(Clinica Nefrologica, Ospedale San Gerardo, Dipertimento di Scienze della Salute, Università Milano-Bicocca)
Parole chiave: antibiotic therapy
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