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Malattia renale cronica stadio 1-5/Diabete/Ipertensione

NUOVE STRATEGIE TERAPEUTICHE IN FASE DI SVILUPPO PER ARRESTARE LA PROGRESSIONE DELLA MALATTIA RENALE CRONICA

Razionale

L'incidenza dell'insufficienza renale cronica (IRC) è in costante aumento. Dal momento che i farmaci già in uso (es. inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone, statine, antagonisti dei recettori della vasopressina) non sono in grado di arrestare la progressione del danno renale, nuove strategie terapeutiche sono in studio. Abbiamo condotto una review sistematica sui trials clinici di fase 1 e 2, già conclusi o in corso, che mirano a valutare la sicurezza ed efficacia di nuovi approcci terapeutici nell'IRC.

Casistica e Metodi

Abbiamo effettuato la ricerca nel novembre 2013. Abbiamo usato la sezione "advanced search" del sito ClinicalTrials.gov e compilato il campo "search terms" con l'espressione "chronic kidney disease"; quindi, abbiamo selezionato "adult" e "senior" tra i gruppi di età, "phase 1" e "phase 2" come tipo di studio di interesse e tutti i campi delle forme di finanziamento ("NIH", "Other U.S. Federal Agency", "Industry", "All others").Tra i 238 risultati ottenuti, abbiamo selezionato 44 trials riguardanti specificatamente i farmaci impiegati per bloccare la progressione dell'IRC. Successivamente, abbiamo cercato su Pubmed pubblicazioni relative agli studi inseriti per ottenere maggiori informazioni.

Risultati

Molti farmaci sono in studio per la potenziale azione antiproteinurica. Altri sono in valutazione per le proprietà antifibrotiche, antinfiammatorie e antiossidative (es. LY2382770, pirfenidone, CTP-499) o per l'ipotetica capacità di riparare i podociti danneggiati (es. isotretina, BQ-123) [figura].Un ulteriore campo di ricerca riguarda l'uso delle cellule staminali. La maggior parte degli studi non sono stati ancora completati; alcuni sono stati conclusi ma i risultati non sono disponibili.

Conclusioni

Numerosi trials clinici stanno valutando nuove strategie per arrestare la progressione dell'IRC. Un approccio affascinante coinvolge l'uso di cellule progenitrici/staminali. Siamo ancora lontani dalla loro applicazione nella pratica clinica ma progressi notevoli sono stati fatti nella comprensione della loro biologia e delle procedure necessarie per mobilizzare e attivare cellule staminali endogene o per introdurre cellule staminali esogene nei reni danneggiati. 

Valeria Cernaro1, Gianluca Trifirò2, Giuseppina Lorenzano1, Silvia Lucisano1, Michele Buemi1, Domenico Santoro1
(1. UOC Nefrologia e Dialisi, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Messina. 2. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia, Università di Messina.)
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