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Malattia renale cronica stadio 1-5/Diabete/Ipertensione

ASSOCIAZIONE TRA INDICE DI RESISTENZA INTRARENALE E STIFFNESS AORTICA IN SOGGETTI CON MALATTIA RENALE CRONICA

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Razionale

L’indice di resistenza intraparenchimale renale (IR), valutato mediante eco-color-Doppler, è stato classicamente utilizzato quale valido strumento di valutazione diagnostica e prognostica delle patologie renali.

Studi recenti suggeriscono che i parametri emodinamici intrarenali, e l’IR in particolare, possano essere anche associati ad alterazioni vascolari sistemiche, nonché ad un incremento del rischio cardiovascolare.

Tuttavia, dati contrastanti esistono in letteratura circa l'associazione indipendente tra IR e pulse wave velocity aortica (PWVa), indice di stiffness arteriosa, nonché espressione di danno d'organo sub-clinico.

Scopo di questo studio è stato dunque quello di valutare la relazione esistente tra IR e PWVa in una popolazione di soggetti con ipertensione arteriosa e malattia renale cronica (stadi G1-G4 KDOQI).

Casistica e Metodi

Sono stati perciò arruolati 124 soggetti, di età compresa tra i 30 ed i 70 anni, consecutivamente afferenti al nostro Centro di Ipertensione. Sono stati esclusi dallo studio i pazienti con ipertensione renovascolare, endocrina o con malattia renale cronica terminale (stadio G5 KDOQI).

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad eco-color-Doppler dei vasi intrarenali per la valutazione dei parametri emodinamici intraparenchimali. Il segnale Doppler è stato ottenuto a livello della giunzione cortico-midollare, in corrispondenza delle arterie interlobari. L’IR è stato calcolato come media di sei misurazioni (tre per ciascun rene). La PWVa è stata misurata mediante metodo oscillometrico computerizzato (Arteriograph). Il GFR è stato stimato equazione CKD-EPI. 

Risultati

I pazienti con PWVa>10 m/sec hanno mostrato valori più elevati di IR rispetto ai soggetti con PWVa<10 m/sec (0.67+0.06 vs 0.63+0.08; p=0.01). Inoltre, una correlazione statisticamente significativa è stata osservata tra IR e PWVa (r=0.350, p<0.001), e tale correlazione si è mantenuta anche dopo aggiustamento per vari fattori confondenti.

Conclusioni

I nostri risultati, mostrando una forte associazione indipendente tra l’IR renale e PWVa, sembrano confermare che l’IR può essere considerato un marker di alterazioni vascolari sistemiche e pertanto anche un predittore di rischio cardiovascolare.

Mogavero M, Geraci G, Mulè G, Geraci C, D’ignoto F, Cerasola G, Cottone S
(Università di Palermo)
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