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Malattia renale cronica stadio 1-5/Diabete/Ipertensione

I polimorfismi del gene VDR FokI e BsmI non sembrano essere associati all’ipertensione arteriosa{-}

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BACKGROUND

Negli ultimi anni, diversi studi hanno analizzato la relazione fra 25-idrossivitamina D (25[OH]D) e pressione arteriosa con risultati contrastanti.

È stata, inoltre, ipotizzata un’associazione tra i polimorfismi del VDR FokI e BsmI e l’ipertensione arteriosa. Tuttavia è ancora scarso il numero di studi condotti a riguardo.

SCOPO

L’obiettivo del nostro studio è stato quello di analizzare la relazione tra i livelli plasmatici di 25[OH]D e i valori di pressione arteriosa clinica ed ambulatoria delle 24 ore in un gruppo di pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale e di identificare un’eventuale associazione fra tale patologia ed i polimorfismi del gene VDR FokI e BsmI.

MATERIALI E METODI

Sono stati arruolati 71 pazienti ipertesi essenziali, di età compresa tra 18 ed 75 anni.

Sono stati esclusi i soggetti affetti da ipertensione secondaria o maligna, diabete noto o iperglicemia a digiuno, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, malattia cerebrovascolare, insufficienza renale cronica e patologie non cardiovascolari maggiori.

I pazienti sono stati sottoposti a:

  • Misurazione dei parametri antropometrici;
  • Indagini bioumorali di routine;
  • Valutazione del filtrato glomerulare mediante equazioni MDRD e CKD-EPI;
  • Dosaggio dell’attività reninica plasmatica (PRA) mediante metodica radioimmunologica;
  • Dosaggio della 25[OH]D con metodica HPLC;
  • Misurazione della pressione arteriosa clinica (media di 3 rilevazioni effettuate con metodica sfigmomanometrica, dopo 5 minuti di riposo in posizione seduta);
  • Monitoraggio ambulatorio della pressione arteriosa delle 24 ore (ABPM).

Abbiamo, inoltre, analizzato i polimorfismi del VDR FokI e BsmI mediante PCR-RFLP e li abbiamo comparati con quelli di 72 controlli sani, donatori di sangue, di eguale sesso e età e appartenenti alla stessa area geografica.

RISULTATI

La Figura 1 mostra le principali caratteristiche demografiche e cliniche dei 71 ipertesi essenziali. È da notare come i livelli mediani di 25[OH]D siano inferiori a 30 ng/ml (valore considerato come cut off), nonostante normali valori mediani di filtrato glomerulare e una buona esposizione solare dei pazienti, favorita dall’area geografica di appartenenza.

Abbiamo osservato una correlazione negativa statisticamente significativa tra 25[OH]D e pressione arteriosa sistolica media delle 24 ore (PAS24h) nei 71 ipertesi (Figura 2). Tale correlazione persisteva all’analisi di regressione multipla stepwise, considerando la 24hSBP come variabile dipendente (β=-0,337; p=0,022) ed includendo nel modello statistico 25[OH]D, età, genere, BMI e eGFR(MDRD). BMI (β=0,290; p=0,037) e eGFR(MDRD) (β=-0,301; p=0,038) erano correlati indipendentemente alla 24hSBP. Non abbiamo osservato correlazione statisticamente significativa fra i valori di 25[OH]D e PRA (r=0,192, p=0,173).

Abbiamo comparato i parametri antropometrici, clinici e bioumorali dei pazienti con differenti genotipi FokI and BsmI ed abbiamo osservato una differenza statisticamente significativa solo tra i valori di pressione arteriosa diastolica (PAD) clinica dei soggetti con differente genotipo FokI. In particolare, abbiamo evidenziato valori di PAD clinica maggiori nei pazienti con genotipo ff rispetto ai soggetti con genotipo Ff (Figura 3).  

Quando l’analisi di correlazione esplorata nell’intera popolazione è stata applicata nei sottogruppi con differente genotipo FokI e BsmI, abbiamo osservato correlazioni inverse e statisticamente significative fra 25[OH]D e pressione differenziale delle 24 ore nei pazienti con genotipo FokI Ff  (r= -0,474, p= 0,035) (Figura 4) e fra 25[OH]D e pressione sistolica delle 24 ore nei pazienti con genotipo BsmI Bb (r= -0,397, p= 0,020) (Figura 5).

Abbiamo, inoltre, comparato le frequenze alleliche e la distribuzione genotipica dei 71 pazienti e dei 72 controlli (Figura 6). I genotipi FokI e BsmI erano in  Hardy Weinberg equilibrium. Non abbiamo individuato alcuna associazione fra un particolare genotipo o un determinato allele e l‘ipertensione arteriosa (test del chi-quadro). Non abbiamo riscontrato inoltre associazioni fra polimorfismi e PRA.

CONCLUSIONI

I risultati del nostro studio mostrano come negli ipertesi essenziali i polimorfismi del VDR FokI e BsmI non siano associati né allo stato ipertensivo né alla PRA, nonostante bassi livelli di 25[OH]D che correlano inversamente con la pressione arteriosa sistolica delle 24 ore in tutto il campione preso in esame e nei soggetti Bb e con la pressione arteriosa differenziale delle 24h negli individui Ff.

Non abbiamo, inoltre, osservato alcuna correlazione tra 25[OH]D e PRA.

Sebbene alcuni studi abbiano confermato l'esistenza di una associazione tra polimorfismi del VDR e rischio di ipertensione, i risultati non sembrano essere conclusivi e ulteriori studi saranno necessari per chiarire tale relazione.

release  1
pubblicata il  28 settembre 2014 
da S. Cottone, R. Arsena, L. Guarino, C. Scazzone, C. Guglielmo, F. Tornese, G. Mulè
(Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica (DIBIMIS) - Cattedra di Nefrologia - European Society of Hypertension Excellence Centre - Università degli Studi di Palermo )
Parole chiave: polimorfismi genetici
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