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Miscellanea

ESPERIENZA CLINICA DI IMMUNOTERAPIA IN NEOPLASIA RENALE UTILIZZANDO ACIDO OLEICO LEGATO ALLA FORMA DEGLICOSILATA DELLA PROTEINA LEGANTE LA VITAMINA D.

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Razionale

Proteine altamente rappresentate nel latte come α-lattoalbumina e lattoferrina legano l’acido oleico (OA) per formare complessi con selettiva attività antitumorale (Biochim Biophys Acta 2013,1828:2691). La proteina legante la vitamina D, è il precursore di un potente fattore di attivazione macrofagica (GcMAF) e, in analogia con altri complessi OA-proteina, abbiamo ipotizzato che OA-GcMAF potesse mostrare un'attività immunoterapeutica maggiore rispetto a quella della sola GcMAF. Qui descriviamo un'esperienza preliminare del trattamento di pazienti con tumori avanzati, in particolare carcinoma renale,  con una immunoterapia integrativa centrata sulla vitamina D3, tenendo conto delle sue caratteristiche anti-proliferative e anti-angiogenesi, combinata con OA-GcMAF.

Casistica e Metodi

I pazienti con cancro avanzato sono stati trattati con immunoterapia integrata a base di OA-GcMAF in combinazione con una dieta ricca di proteine, basso contenuto di carboidrati, derivati lattiero-caseari fermentati contenenti GcMAF prodotto naturalmente, vitamina D3, acidi grassi omega-3, e con basse dosi di acido acetilsalicilico. 

Risultati

Quando il tumore primario o le metastasi potevano essere misurate con tecniche ecografiche, abbiamo osservato, in media, una diminuzione del volume del tumore di circa il 25%, in una settimana. Abbiamo anche osservato un consistente aumento del flusso ematico a livello splenico, interpretato nel contesto di una generalizzata attivazione del sistema immunitario, e che ha inoltre permesso di valutare il grado di risposta del singolo paziente. I risultati qui riportati sono coerenti con i dati precedentemente descritti nell'animale da esperimento ospitante un carcinoma epatocellulare umano, così come con i risultati riportati per la chemioterapia neoadiuvante. 

Conclusioni

Complessi OA-proteina sono tenuti a svolgere un ruolo guida nella terapia del cancro, grazie alla selettività degli effetti anti-tumorali, l'assenza di effetti collaterali, la sicurezza e la disponibilità orale. Sembra possibile ipotizzare che OA-GcMAF unisca i noti effetti antitumorali dei complessi OA-proteina e della vitamina D3 con gli effetti consolidati di stimolo sul sistema immunitario del GcMAF.

Aterini S*, Amato M*, Ward E°, Smith R°, Branca JJV^, Noakes D•, Morucci G^, Pacini S^, Thyer L°, Ruggiero M•
(*Dipartimento di Nefro-Urologia, ASL 4, Prato; °Macro Innovations Ltd, UK; ^Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Firenze, Firenze; •Immuno Biotech Ltd; Guernsey, Channel Islands. )
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