Con il Decreto 106 del 2011 la Regione Calabria nell’ambito della riorganizzazione del sistema sanitario territoriale ha legiferato sulla chiusura di molti piccoli ospedali e la trasformazione degli stessi in strutture sanitarie territoriali a basso livello assistenziale. Con Decreto 170 del 2012 i Nefrologi della Task Force hanno stabilito le linee di indirizzo organizzative della Rete Nefro-Dialitica calabrese. L’A.S.P. di Cosenza in attuazione al Decreto 170 ha costituito il Comitato Tecnico del territorio di competenza. La riorganizzazione ha previsto un sistema a rete con la collocazione dei pazienti in rapporto al livello assistenziale della struttura (Hub, Spoke, CAPT, Ambulatori, RSA) e alla loro complessità clinica.
I dati del Registro Calabrese del 2012 indicano che la popolazione dializzata dell’A.S.P. di Cosenza è costituita da N° 590 pazienti distribuiti in N°13 piccoli e medi ospedali. L’età media è di 65.7 anni ed è presente un numero elevato di pazienti con comorbilità. Al fine di una classificazione del rischio clinico dei pazienti trattati è stato utilizzato lo score clinico di Cecile Chouchoud, modificato dal Comitato Tecnico nella parte relativa all’età dei pazienti e per la “vicinanza” del domicilio rispetto al centro di dialisi. Lo score, in via sperimentale è stato applicato N°88 pazienti del centro Spoke di Rossano e del centro CAPT di Cariati.
I pazienti con maggiori complessità ad elevato score sono stati allocati nello Spoke mentre i meno complessi, a basso score nel CAPT. E’stato utilizzato come indicatore di risultato il numero di ricoveri e la mortalità.
Il controllo della spesa sanitaria deve trovare una sua eticità nella gestione clinica dei pazienti. L’uso di uno score clinico può rappresentare un metodo equanime per la distribuzione della popolazione territorialmente, ove la complessità clinica deve coincidere con la complessità organizzativa della struttura assistenziale.
