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Miscellanea

Emergenza Terremoto in Emilia Romagna (Maggio 2012): garanzia della continuità della cura ai pazienti in dialisi

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INTRODUZIONE

In Maggio 2012, in particolare nei giorni 20 e 29, un violentissimo evento sismico ha colpito duramente l’Emilia Romagna, causando perdite di vite umane ed enormi danni ad infrastrutture, aziende ed abitazioni private; l’azienda Gambro Dasco S.p.A. risultò danneggiata in maniera molto seria in quanto situata a Medolla (MO), a pochissimi chilometri da entrambi gli epicentri degli eventi suddetti; in particolare, l’area produttiva fu quasi completamente distrutta, così come il Distribution Center che era non accessibile e con danni alle strutture interne.

In quel momento, circa 24.000 pazienti in emodialisi distribuiti in circa 1.000 cliniche in Italia erano potenzialmente a rischio di interruzione delle cure necessarie, a causa della indisponibilità di forniture di consumo nel breve termine e di attrezzature nel medio-lungo periodo.

Il recupero e la distruìibuzione dei dispositivi medici intrappolati all’interno del Distribution Center di Gambro Dasco diventò quindi la priorità assoluta sia per l’azienda che per il servizio sanitario nazionale.

METODO

Inizialmente è stata formata un’unità di crisi comprendente: Ministero della Salute, SIN, AssoBiomedica, ANED e rappresentanza delle regioni; le aree critiche di intervento sono state quindi individuate, così come è stato deciso un piano d’azione per assicurare le forniture mediche alla comunità dei pazienti in dialisi.

Le 6 aree di intervento:

  • Recupero dal Distribution Center di Gambro Dasco delle forniture mediche più urgenti e recupero delle apparecchiature necessarie per il ripristino della produzione di parti di ricambio e di prodotti di consumo.
  • Attivazione di un Distribution Center temporaneo a Varese.
  • Parziale riprogettazione di alcuni componenti di prodotti di consumo per permetterne la produzione ed assemblaggio nel sito produttivo di Tijuana (Messico).
  • Attivazione di siti produttivi temporanei a Crevalcore (BO) e Poggio Rusco (MN), per la produzione di apparecchiature e dispositivi correlati.
  • Monitoraggio continuo della disponibilità di parti di ricambio e di prodotti di consumo confrontate con le necessità giornaliere delle cliniche coinvolte nel calo delle forniture.
  • Lancio di un programma di supporto per le famiglie dei dipendenti Gambro direttamente ed indirettamente colpiti dal terremoto, comprendente: raccolta fondi interna, supporto economico diretto a chi aveva ricevuto danni consistenti come la perdita della propria casa, campi estivi per i bambini. 

RISULTATI

Nonostante la serietà e la durezza di tale evento in termini di distruzione di infrastrutture e di immediata indisponibilità di dispositivi medici, la crisi è stata risolta senza lasciare alcun paziente senza le necessarie cure mediche; questo risultato è stato ottenuto grazie ad una prontissima reazione e con una spontanea collaborazione da parte di tutti i soggetti summenzionati, che hanno di fatto lavorato in maniera coesa ed efficiente.

L’interesse comune (la salute dei pazienti in dialisi) è stato di fatto il collante che ha unito lo sforzo di tutte le parti verso lo stesso obiettivo.

Nonostante la condizioni critiche della struttura, tutti i prodotti medicali sono stati estratti dal Distribution Center di Gambro Dasco e sono stati distribuiti alle cliniche dove maggiormente servivano.

Nel frattempo, i reparti produttivi, sia per apparecchiature che per materiali di consumo, sono ripartite in strutture temporanee e diversamente dislocate.

Tutti gli impiegati sono rientrati al lavoro nello stesso lasso di tempo.  

CONCLUSIONI

Disastri naturali di grosse proporzioni, come il sisma registrato a Maggio 2012, sono di per sè eventi catastrofici; quando questi avvengono in aree produttive o di immagazzinamento di dispositivi salva-vita, l’impatto reale non è solo nell’area colpita di per sè, ma anche per tutti i pazienti che da questi dipendono, estendendo così l’area reale del danno anche in maniera considerevole.

Solo grazie ad un’immediata reazione e ad un grandissimo sforzo da parte delle aziende colpite e dalle istituzioni suddette (anche sociale ed umano), nessun paziente ha avuto danni nè è stato esposto a situazioni di pericolo.

Questa è stata quindi anche un’importante lezione per tutti, che ha portato Gambro ad adottare un diverso modello organizzativo, atto a minimizzare i rischi in caso di eventi di tale portata adottando, facendo 2 esempi significativi:

  • Doppia sorgente per aree di produzione, logistica ed altre funzioni critiche. In questo momento Medolla ha il suo “duale” stabilimento produttivo a Tijuana (Messico) per la produzione di linee sangue, il Distribution Center non sarà più l’unico a dare copertura ad un’area così vasta e così via.
  • Ricostruzione degli stabilimenti produttivi di Medolla – attualmente in fase di completamento – riprogettati con nuovi criteri di sicurezza e verifiche di vulnerabilità molto severe, così come l’anti-sismicità delle strutture ed una diversa logica di posizionamento delle risorse critiche per la produzione (es: strumentazione di misura, macchine automatiche, ...) 
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pubblicata il  28 settembre 2014 
da Paolo Rovatti¹, Biagio Oppi¹, Antonio Santoro²
(¹Gambro Dasco, Medolla, Italy; ²Sant’Orsola-Malpighi Teaching Hospital, Bologna, Italy)
Parole chiave: emodialisi
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