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Miscellanea

Prevalenza e determinanti del blocco inter-atriale nei pazienti emodializzati

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Razionale

E’ nota (Ariyarajah Chest 2005, Mehrzad  IJMS 2014) la prevalenza pandemica del  blocco interatriale (rallentamento o blocco della conduzione tra gli atri destro e sinistro) nei pazienti ospedalizzati (58,2% nei soggetti ultrasessantenni). Tale dato è stato confermato anche negli  uremici (Solak Int Urol Nephrol 2013) seppur con criteri diagnostici discutibili (Marano Int Urol Nephrol 2013) ed escludendo dalla analisi  diabetici e cardiopatici. Il blocco avanzato ha implicazioni aritmogene (Baranchuk  Europace 2013) per le quali è stato proposto un trattamento profilattico (Bayes de Luna Int J Card 1989; Bayes de Luna Europace 1999). La progressione da forme parziali al blocco completo sembra rallentata dagli ACE-I (Fernandes  Int J Cardiol 2009). 

Casistica e Metodi

In 75 pazienti (48M, 27F; età mediana  70 anni, range interquartile: 63,5-78 anni), in trattamento emodialitico (mediana  36 mesi, range interquartile: 16-64 mesi) presso due ambulatori del Gruppo Casa di Cura Maria Rosaria – Pompei (NA) sono state valutate  durata e morfologia dell’onda P  (Bayes de Luna J Electrocardiol 2012) e confrontate con età, età dialitica, presenza  di diabete, cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, iperparatiroidismo, uso di antiaritmici, beta-bloccanti, anti-RAS, supplementazioni di vitamina D.

Risultati

La prevalenza del blocco interatriale nei dializzati è  56,0% (forma parziale 46,7%; avanzata 9,3%). L’uso di antiaritmici è più frequente nei pazienti con blocco (p=0,036). Il farmaco antiaritmico era già assunto dal 28,6% dei pazienti con blocco parziale ed in analoga percentuale da quelli con blocco avanzato. Non c’è invece relazione tra nessuna altra variabile considerata e presenza del blocco, in particolare la prevalenza è simile nei pazienti del primo e quarto quartile di età dialitica. Tra i primi si concentrano 3 dei 7 casi osservati di blocco avanzato. Nessuno dei 7 pazienti con blocco avanzato assumeva supplementazioni di vitamina D 

Conclusioni

Nei pazienti emodializzati il blocco interatriale, anche nella sua forma parziale,  può considerarsi marker di aritmogenicità

Marano M, Tomasino G, Izzo F, D’Amato A, Capasso M, Auletta E.
(Ambulatori Emodialisi “Centro Azzurro” Torre Annunziata (NA) & “San Giorgio” San Giorgio a Cremano (NA)
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