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Accessi vascolari

GESTIONE ACCESSI VASCOLARI IN EMODIALISI: UN DIFFICILE CASO CLINICO ED ESPERIENZA DEL NOSTRO CENTRO

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Razionale

La gestione degli accessi vascolari in emodialisi rappresenta un impegno notevole per le complicanze a cui vanno incontro. E’ opinione condivisa che il monitoraggio mirato alla precoce individuazione di stenosi vascolari da sottoporre a correzione chirurgica o PTA sia la strategia migliore per la prevenzione delle trombosi. Descriviamo un caso clinico.

Casistica e Metodi

Paziente maschio di 65 anni in emodialisi da 2 anni. Portatore di FAV distale radio-cefalica con malfunzionamento precoce sottoposto dopo 3 mesi a correzione chirurgica con loop protesico A-V all’avambraccio. Nell’arco di soli 25 mesi all’esecuzione di 10 ECD, 1 angio-TC, 4 PTA, 1 disostruzione chirurgica, 1 intervento di posizionamento di ponte protesico veno-venoso, 3 trombolisi endovascolari + PTA e in ultimo 1 PTA + stent con introduzione di profilassi antitrombotica con  Calciparina 12500 UI fl 1 fl x 2 al dì fino a nuova indicazione.

Risultati

 Nella nostra esperienza in 6 anni sono state eseguite n° 52 PTA con n° 9 (17%) fallimenti precoci (malfunzionamento entro 1 mese).  La sopravvivenza  media della metodica era 20,1 mesi (mediana 10 mesi) per la singola procedura  e 20,6 mesi (mediana 12 mesi) per procedure ripetute.  All’analisi multivariata di Cox nessuna delle variabili prese in esame (età biologica, età dialitica, tipo di accesso, sede della stenosi, diabete mellito ecc) influenzava significativamente l’esito della procedura.  L’incidenza di complicanze è stata molto bassa con solo 1 caso di dissezione del vaso che ha richiesto il posizionamento di uno stent. 

Conclusioni

Presso il nostro centro è in atto un programma di monitoraggio e sorveglianza degli accessi vascolari per emodialisi. La PTA dell’ accesso vascolare si è rivelata nella nostra esperienza una procedura efficace per il mantenimento della pervietà a lungo termine dell’accesso vascolare con una bassissima incidenza di complicanze. La sopravvivenza media della metodica è tale da rendere la procedura cost-effective. 

Malagnino E., Colombini E., Golisano M., Agate VM., Neri M., Carlini A., Giusti R., Rosati A.
(U.O. Nefrologia e Dialisi, Ospedale San Luca, Lucca.)
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