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Accessi vascolari

Acuseal Vascular Graft early cannulation: monitoraggio ecografico in 24 mesi

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Razionale

Come concorda la letteratura scientifica, il tallone d’Achille delle protesi rimane il distretto venoso per l’iperplasia mio-intimale, con imprevedibili e inevitabili stenosi, che, se non diagnosticate precocemente, esitano nella trombosi del graft.

Casistica e Metodi

Abbiamo utilizzato un protocollo di sorveglianza con monitoraggio ecografico trimestrale dei pazienti sottoposti ad accesso vascolare protesico. In 24 mesi sono state confezionate 22 protesi in 17 pazienti. 4 pazienti sono deceduti; 5 protesi sono state perse per complicanze mediche e chirurgiche. Sono state eseguite 40 valutazioni ecografiche con calcolo della portata ematica e della Velocità di picco sistolico (VPS). Abbiamo confrontato questi parametri, dividendo i pazienti in 2 gruppi, assenza/presenza di stenosi. Per l’analisi statistica è stato usato il T test.

Risultati

La pervietà primaria è risultata del 35%;  nel 65% dei pazienti l’ecografia non ha evidenziato stenosi venose.

Nel 35% dei casi l’ecografia ha mostrato stenosi venose significative, sottoposte tutte ad angiografie e trattate con PTA con DEB (Drug Eluting Ballon), garantendo una pervietà primaria assistita pari al 76%.

La pervietà secondaria è stata del 41%, con 7 trombosi. 6 casi per trombosi arteriose, assenza di controlli ecografici e ritardi nel trattamento con PTA; 1 stenosi venosa, non giudicata significativa all’ angiografia, è esitata in trombosi. Le trombosi sono state trattate con esplorazione dell’anastomosi venosa; in 2 casi è stata sufficiente la trombectomia protesica e/o dell’asse arterioso. Il posizionamento di un CVC temporaneo  è stato necessario in 4 casi.

Dal confronto della VPS e della portata ematica, non sono emerse differenze significative tra i due gruppi.

Conclusioni

Il buon funzionamento delle protesi è stato garantito anche da un rigoroso protocollo clinico, con puntura a scala di corda, l’osservazione dei parametri emodinamici in dialisi. I dati di pervietà primaria, assistita e secondaria sono stati possibili grazie al rigoroso controllo clinico e diagnostico, malgrado la comparsa di eventi trombotici.

Jovane C.(1), Ierardi AM.(3), Tozzi M.(2), Franchin M.(2), Pogliani D.(1), Rimoldi L.(1), Sogni E.(1), Figliola C.(1), Farfaglia P.(1), Esposito P.(4), Caretta E.(1)
((1)U.O. C. Nefrologia e Dialisi, A.O. “S. Antonio Abate”, Gallarate, Va; (2)U.O.C. Chirurgia Vascolare, A.O. H. di Circolo e Fondazione Macchi, Varese; (3)U.O. C. Radiologia, S.S.D. Radiologia ad indirizzo interventistico, A.O. H. di Circolo e Fondazione Macchi, Varese; (4)Dipartimento di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e Università degli studi di Pavia; )
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