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Accessi vascolari

Malposizionamento di CVC per Emodialisi in Vena Emiazygos

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Introduzione

Il ricorso al CVC è in incremento nei pazienti in HD e diverse complicanze sono descritte sia nel posizionamento che nel successivo mantenimento. Un malposizionamento del CVC, definito dalla presenza della punta del catetere al di fuori della vena cava superiore, può verificarsi durante la procedura di inserimento del CVC.

Casistica e Metodi

Un uomo di 48 anni venne ricoverato per trombosi della FAV. Venne posizionato in urgenza un CVC temporaneo in vena giugulare interna destra. L' Rx Torace mostrò il corretto posizionamento del CVC. Il successivo trattamento emodialitico venne condotto efficacemente. Dopo 2 giorni venne effettuata la sostituzione del CVC temporaneo con uno tunnellizzato. L’ inserimento venne effettuato come di consueto senza guida radioscopica, con esito favorevole e senza alcun problema. Il successivo Rx Torace non mostrò elementi di rilievo ed il malposizionamento della punta del CVC non venne inizialmente rilevato (Fig. 1). Venne quindi effettuato il trattamento emodialitico ma con un flusso ematico non superiore a 150 ml/min. Pertanto esaminammo nuovamente l’ Rx Torace ed identificammo questa volta il malposizionamento della punta del CVC. Il Paziente rifiutò la rimozione del CVC e volle mantenere quel CVC sebbene malposizionato ed ipofunzionante

Risultati

Dopo 17 mesi il Paziente venne ricoverato per polmonite (Fig. 2). La TAC Torace permise di individuare l’ esatta localizzazione della punta del CVC nella vena emiazygos (Figg. 3-4). A causa del flusso ematico intradialitico ulteriormente più basso, il Paziente accettò la rimozione del CVC. È interessante rilevare che nel periodo di malposizionamento del CVC il paziente non accusò alterazioni della circolazione venosa toracoaddominale.

Conclusioni

Il malposizionamento della punta del CVC può indurre complicanze potenzialmente fatali. Le linee-guida raccomandano l’effettuazione di un Rx Torace post-procedurale per confermare la corretta posizione del CVC ma la conoscenza della anatomia vascolare toracica è necessaria per individuare l' esatta posizione della punta del CVC.

release  1
pubblicata il  21 settembre 2015 
da Gioacchino Li Cavoli¹, Mario Vallone², Franca Servillo¹, Onofrio Schillaci¹, Carmela Zagarrigo¹, Angelo Tralongo¹, Ugo Rotolo¹
(¹Nefrologia e Dialisi, ARNAS Civico e Di Cristina, Palermo Italia; ²UO Radiologia, ARNAS Civico e Di Cristina, Palermo Italia)
Parole chiave: accesso vascolare, Catetere Venoso Centrale, emodialisi
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