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Accessi vascolari

IL MALFUZIONANMENTO DEL CVC TUNNELLIZZATO (CVCt) IN EMODIALISI: IL NOSTRO APPROCCIO

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Razionale

Una complicanza frequente del CVCt è il malfunzionamento definito, dalle linee guida, come impossibilità a raggiungere un flusso ematico (Qb) di 300 ml/min con pressione di aspirazione (Pasp) di 250 mmHg, per il malfunzionamento sono stati proposti diversi protocolli.

I moderni monitor per emodialisi consentono di interfacciarsi con “software” dedicati consentendo di analizzare i flussi ematici effettivi (Qbeff) per l’intera durata del trattamento.

Scopo del lavoro è descrivere un protocollo di malfunzionamento attraverso l'analisi del Qbeff medio di seduta.

Casistica e Metodi

57 pazienti (età 75±10 anni, età dialitica 15±12 mesi) sono stati sottoposti prospetticamente per 6 mesi ad analisi del Qbeff. In presenza di un Qbeff medio di seduta < 250 ml/min per più di tre sedute consecutive, è stata disposta una chiusura del CVCt con Urochinasi 12.500 ml per lume per tre settimane. Se dopo tale trattamento, Il Qbeff medio non migliorava, prima della sostituzione del CVCt, veniva programmata angioTC dei vasi venosi centrali.

Risultati

L'analisi del Qbeff medio di seduta ha mostrato oscillazioni fino al 60%. Il Qbeff medio è stato inferiore al 9.3% al Qb impostato sul preparatore. Nella figura due esempi di Qbeff.

Nel periodo osservato 13 pazienti (23%) hanno avuto almeno un episodio di malfunzionamento, 8/13 (61%) hanno risposto al protocollo, i 5 “non responders” hanno eseguito una angioTC che ha mostrato in 4 casi una patologia steno-trombotica dei vasi venosi (2 casi sottoposti con successo ad angioplastica+stent della cava superiore), nel caso di angioTC negativa è stata eseguita sostituzione del CVCt.

Conclusioni

Poiché il CVCt non presenta flussi costanti durante la seduta, il Qbeff medio rappresenta il vero indicatore del malfunzionamento. Un protocollo di chiusura del CVCt con Urochinasi per tre settimane ha consentito un ripristino del flusso nel 61% dei casi, in caso di insuccesso, prima della sostituzione del CVCt, suggeriamo sempre angioTC dei vasi centrali.

Mandolfo S.(1), Borlandelli S.(1), Bucci R.(1), Corradi B.(1), Farina M.(1), Galli F.(2)
((1)UOC Nefrologia e Dialisi - AO Lodi; (2)Pavia )
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