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Accessi vascolari

SEPSI DA BREVIBACTERIUM CASEI IN UN PAZIENTE EMODIALIZZATO

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Introduzione

Brevibacterium casei è un bacillo aerobio Gram-positivo, catalasi-positivo, non sporigeno, non mobile, appartenente alla famiglia delle Brevibacteriaceae, inclusa nell'ordine degli Actinomiceti (Funke G - 1997) [1] (full text). In natura contribuisce in modo preponderante a conferire l'aroma e il colore dei formaggi. Può inoltre essere rinvenuto nella flora microbica cutanea umana. Le specie di Brevibacterium sono state considerate non patogene per l'uomo sino alla pubblicazione in letteratura di rari casi di infezione in pazienti immunodefedati (Bal ZS - 2015 [2] (full text)Reinert RR - 1995 [3], Kaukoranta-Tolvanen SS - 1995 [4], Castagnola E - 1997 [5], Brazzola P - 2000 [6] (full text), Janda WM - 2003 [7], Ulrich S - 2006 [8], Banu A - 2013 [9]).Sono descritti meno di 10 casi di sepsi catetere-relata in soggetti immunocompromessi. Descriviamo di seguito il caso di un paziente in emodialisi trisettimanale che ha presentato una sepsi CVC-relata da Brevibacterium casei. 

Caso clinico

Nell’aprile c.a. un paziente di 49 anni con malattia renale cronica stadio V, verosimilmente secondaria a nefroangiosclerosi, in trattamento emodialitico con CVC giugulare destro tunnellizzato, ha presentato brividi scuotenti e TC 37.4 °C al termine di una seduta emodialitica. Sono stati quindi eseguiti emocromo, che mostrava leucociti 5270/μL con N 84.6%, L 4.7%, M 8.7%, E 1.6%, B 0.0%, ed emocolture da CVC. Sono state impostate terapia antibiotica empirica con ciprofloxacina 500 mg/die per os e lock therapy con vancomicina. Dopo sei giorni ci è stato comunicato dal laboratorio di Microbiologia l’isolamento di Brevibacterium casei (Figura 1), sensibile all’antibioticoterapia già impostata.

Risultati

Per circa una settimana il paziente ha lamentato febbre, tosse produttiva, malessere generale e grave stato di prostrazione tanto da non recarsi in dialisi per una seduta emodialitica. Il paziente ha eseguito terapia antibiotica con ciprofloxacina per 10 giorni e lock therapy con vancomicina in occasione di una sola seduta emodialitica.La remissione clinica completa è avvenuta pressoché al termine del ciclo antibiotico, pertanto abbiamo deciso di non rimuovere l’accesso venoso centrale. Il paziente attualmente riferisce benessere soggettivo e non ha mostrato recidive negli ultimi 45 giorni.

Conclusioni

La verosimile immunocompromissione dell’emodializzato in associazione all’utilizzo di CVC quale accesso per la dialisi possono predisporre a sepsi da batteri abitualmente non patogeni, come Brevibacterium casei, di cui sono stati descritti casi di virulenza e patogenicità solo in pazienti gravemente immunodefedati, come soggetti HIV positivi o sottoposti a chemioterapia.

BibliografiaReferences

[1] Funke G, von Graevenitz A, Clarridge JE 3rd et al. Clinical microbiology of coryneform bacteria. Clinical microbiology reviews 1997 Jan;10(1):125-59 (full text)

[2] Bal ZS, Sen S, Karapinar DY et al. The first reported catheter-related Brevibacterium casei bloodstream infection in a child with acute leukemia and review of the literature. The Brazilian journal of infectious diseases : an official publication of the Brazilian Society of Infectious Diseases 2015 Mar-Apr;19(2):213-5 (full text)

[3] Reinert RR, Schnitzler N, Haase G et al. Recurrent bacteremia due to Brevibacterium casei in an immunocompromised patient. European journal of clinical microbiology & infectious diseases : official publication of the European Society of Clinical Microbiology 1995 Dec;14(12):1082-5

[4] Kaukoranta-Tolvanen SS, Sivonen A, Kostiala AA et al. Bacteremia caused by Brevibacterium species in an immunocompromised patient. European journal of clinical microbiology & infectious diseases : official publication of the European Society of Clinical Microbiology 1995 Sep;14(9):801-4

[5] Castagnola E, Conte M, Venzano P et al. Broviac catheter-related bacteraemias due to unusual pathogens in children with cancer: case reports with literature review. The Journal of infection 1997 May;34(3):215-8

[6] Brazzola P, Zbinden R, Rudin C et al. Brevibacterium casei sepsis in an 18-year-old female with AIDS. Journal of clinical microbiology 2000 Sep;38(9):3513-4 (full text)

[7] Janda WM, Tipirneni P, Novak RM et al. Brevibacterium casei bacteremia and line sepsis in a patient with AIDS. The Journal of infection 2003 Jan;46(1):61-4

[8] Ulrich S, Zbinden R, Pagano M et al. Central venous catheter infection with Brevibacterium sp. in an immunocompetent woman: case report and review of the literature. Infection 2006 Apr;34(2):103-6

[9] Banu A, Ks S, M V et al. Post-traumatic endophthalmitis due to Brevibacterium casei : A case report. The Australasian medical journal 2013;6(2):70-2

release  1
pubblicata il  21 settembre 2015 
da Martinelli C*, Borettaz I*, Canevari M*, Romeo S*, Mariani BV**, Libetta C*
(*UO Nefrologia, Dialisi e Trapianto - Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” e Università di Pavia, Italia; **SC Microbiologia e Virologia - Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”, Italia)
Parole chiave: accesso vascolare, Brevibacterium casei, catetere venoso centrale, complicanze emodialisi, emodialisi, immunodepressione, sepsi
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