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Nefrologia clinica/Nefrologia pediatrica

Sindrome lupus-simile con interessamento neurologico e renale in corso di terapia con adalimumab per morbo di Crohn

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Razionale

Nella terapia del morbo di Crohn si sta diffondendo l'uso degli antiTNFalfa (adalimumab). Tra gli effetti collaterali una sindrome lupus-simile, che deve essere sospettata e riconosciuta precocemente in quanto normalmente essa si risolve con la sola sospensione del farmaco. Il coinvolgimento neurologico e renale è invece raro.

Casistica e Metodi

Presentiamo il caso clinico di una paziente, affetta da morbo di Crohn in terapia con adalimumab, con diagnosi tardiva di LES-farmacoindotto con interessamento prevalentemente neurologico, renale e articolare e completa risoluzione della sintomatologia e normalizzazione sierologica con terapia steroidea a boli seguita da terapia orale.

Risultati

G.L. F 64 anni, affetta da morbo di Crohn in terapia con adalimumab. Viene ricoverata d'urgenza per sospetta setticemia. All'ingresso in ospedale la paziente presentava febbre, gravi artromialgie diffuse con impotenza funzionale e grave compromissione del sensorio, in progressivo peggioramento. Gli esami mostravano una positività per i FAN 1:640 con antidsDNA negativi e RNP debolmente positivi, ipoC3, leucopiastrinopenia e anemia, lieve insufficienza renale con proteinuria 2 grammi/die e microematuria, cilindruria. I colturali risultavano invece tutti negativi e la terapia antibiotica impostata non aveva ottenuto risultati.Venivano eseguiti accertamenti volti ad escludere leucoencefalopatie, risultati tutti negativi. L'angioRMN cerebrale escludeva la presenza di alterazioni vascolari artero-venose. Nell'ipotesi di LES indotto dal farmaco veniva impostata terapia con tre boli da un grammo di metilprednisolone con rapida risoluzione dello stato di coma, della febbre, delle artralgie e delle alterazioni ematologiche. Veniva nei giorni seguenti proseguita la terapia steroidea per via orale con graduale regressione delle anomalie urinarie e normalizzazione della funzione renale.

Conclusioni

I farmaci biologici rappresentano oggi un valido strumento nelle mani del gastroenterologo per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Tra gli effetti collaterali una sindrome lupus-simile; se riconosciuta precocemente si risolve con la sospensione del farmaco, altrimenti il quadro può essere molto grave con necessità di trattamento farmacologico.

Cravero R.(1), Morellini V.(1), De Saraca M.(2), Tarletti R.(3), Andreoni M.(2), Gusmaroli G.(3), Delvino P.G.(43), Bergia R.(1)
((1)Nefrologia e Dialisi; (2)Malattie Infettive, (3)Neurologia - Ospedale degli Infermi di Biella; (4)Reumatologia - Vercelli)
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